Pollo alla cacciatora

Il pollo alla cacciatora è un secondo tipico della cucina toscana, diffuso anche in gran parte delle regione del centro e del nord Italia. 
Quando si parla di preparazione originale di questo piatto va sempre a finire che ne saltano fuori quattro o cinque versioni. 
Partendo da una semplice base per la rosolatura costituita da sedano, carote e cipolla, esiste la variante con pomodori pelati in aggiunta, con pezzetti di lardo utilizzati per il fondo, poi c'è chi ci mette i funghi, chi ci vuole i peperoni, e così via.
Noi optiamo per la variante con pomodoro che a mio avviso ci sta veramente bene, soprattutto se utilizziamo pomodori maturi di stagione tagliati a pezzi grossolani. 
Il fondo/sugo che eventualmente rimane nella padella, superstite all'ultima scarpetta, dopo aver mangiato il pollo, potrebbe essere utilizzato per condire un buon piatto di pasta asciutta per creare velocemente una pseudo genovese rossa  (piatto tipico napoletano).
 Basterà quindi condire alla fine con una spolverata di parmigiano o pecorino stagionato. Non ve ne pentirete.
Per vedere le due varianti ho pensato di cuocere in due tegami sia il pollo che il coniglio. Uno nella variante rossa, in questo caso il pollo, e uno nella variante bianca con aggiunta di olive nere, In questo caso il coniglio.
Partiamo quindi con il pollo alla cacciatora.

Ingredienti (per 4 persone)

  • olio di oliva e.v. - q.b.
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 carota media
  • 1 cipolla media
  • 1 costa di sedano
  • 1 kg di pollo selezionato (allevamento a terra o, meglio ancora, ruspante)
  • brodo di pollo q.b.
  • 1 bicchiere di vino rosso o bianco secco (a scelta: rispettivamente variante centro e nord Italia)
  • pomodori pelati o freschi maturi 400 gr
  • 1 foglia di alloro, sale e pepe q.b.

Preparazione

In una padella o rondon capiente rosoliamo con poco olio di oliva e.v. i tranci di pollo precedentemente tagliati, lavati ed asciugati. Lasciamo pure la pelle del pollo che ci aiuterà in cottura a mantenere sapore e morbidezza della carne. Questa operazione richiederà almeno 10 minuti, tempo ideale per una rosolatura su ambo le parti dei tranci. Saliamo e pepiamo leggermente.
Aggiungiamo poi un trito non troppo fine (io preferisco una dadolata molto sottile al classico trito fine) di sedano, carote, cipolla e aglio privato dell'anima, e anche la foglia di alloro. Continuiamo così a rosolare per altri 5 minuti in modo che le verdure imbiondiscano assieme alla carne. 
Sfumiamo con il vino e una volta che l'alcool evapora aggiungiamo i pelati.
Continuiamo la cottura a fuoco lento per circa 40 min.
Per assaporare meglio questo piatto sarà opportuno, se possibile, lasciare riposare la carne cotta per almeno un'oretta. Ancora meglio se servita il giorno dopo.
A questo piatto potremmo senz'altro abbinare una peperonata di stagione o delle patate al forno.


Ricetta della giornata

Per non buttare il fondo di cottura in eccesso lo abbiamo utilizzato per una ricetta partenopea , rivista in versione “al pomodoro” con il pollo che fa da insaporitore. Solitamente vengono utilizzati parti del vitello, del manzo e del maiale.
Questa è una “genovese” classica al pomodoro con un fondo di mirepoix al posto della sola cipolla a giulienne.
Si sposa a pennello con un maccherone poroso che può essere: un classico zito, un elicoidale, un pacchero, lo scialatiello, una tagliatella, …..ecc.