Ditalini di farro “risottati” con patate, porri e birra

Ingredienti (per 6 persone)

  • 500 gr di ditalini al farro
  • 1 gambo di porro fresco
  • 3 patate 
  • 25 cl Di birra rossa doppio malto
  • brodo vegetale q.b.
  • Olio di oliva e.v.
  • pepe nero o paprika dolce facoltativi


Preparazione

Per cominciare mondiamo i porri tagliandone l'estremità della radice e tutta la parte verde (che noi abbiamo utilizzato per fare delle fette per guarnire il piatto).
Tagliarlo, quindi, a mezze rondelle sottili e collocare in un fondo di olio di oliva e.v. in una casseruola per imbiondirle assieme alle patate tagliate a cubetti piccoli.
A questo punto si possono inserire i ditalini rigati che andremo a brillare con il porro, le patate e l'olio come fosse un risotto da tirare.
Poi andremo ad aggiungere la birra (tutta) per cominciare a cuocere il riso . Quando la birra è quasi del tutto evaporata continuare la cottura con brodo vegetale fino a quando non sarà pronto.
I ditalini potranno essere serviti più o meno brodosi, a seconda dei gusti personali. Basterà solo aggiungere brodo prima di servirlo.
Il gusto è molto particolare, l'amarognolo del malto della birra andrà a mescolarsi alla dolcezza dei porri e delle patate. La patata, inoltre, ha anche un ruolo legante in questo piatto perché durante la cottura rende il composto cremoso.

Spaghetti alla chitarra con farina integrale finiti con tartufo nero e bianco

Ingredienti (per 8 persone)

  • 150 gr di farina integrale
  • 450 gr semola di grano duro
  • pepe misto in grani, olio di oliva e.v. q.b. e prezzemolo q.b.
  • Tartufo nero 50/60 grammi – tartufo bianco 40 / 50 grammi

Preparazione

Creiamo un impasto omogeneo, miscelando la farina integrale con la semola di grano duro. 
Dopo aver fatto la pasta la lasciamo riposare in un contenitore, coperto con un canovaccio, per una mezz'oretta. 
Con la stessa andiamo a fare i famosi spaghetti alla chitarra, utilizzando l'apposito utensile (chitarra) e il mattarello, spingendo le strisce di pasta attraverso le corde metalliche.
Cerchiamo di tenere la pasta staccata con la farina di semola anche nei contenitori ove verrà riposta prima della cottura.
In una padella larga inseriamo un bel fondo di olio di oliva e.v. dove andiamo a grattare o scagliare il tartufo nero. 
Accendiamo il fuoco e mandiamo in temperatura, aggiungendo il pepe pestato e il prezzemolo.
Saltiamo la pasta ancora al dente e finiamo mettendo un filo d'olio a crudo e il tartufo bianco a scaglie direttamente sul piatto. 
Il sale possiamo metterlo, sia nell'acqua della pasta, sia nel fondo della padella.


Note

Tartufo è il nome comune con il quale sono indicati i corpi fruttiferi (sporocarpi) di funghi che compiono il loro intero ciclo vitale sotto terra (ipogei) appartenenti al genere Tuber. Devono obbligatoriamente vivere in simbiosi con piante arboree per produrre il prezioso sporocarpo. Sono formati da una parete esterna detta peridio, il quale può essere liscio o sculturato e di colore variabile dal chiaro allo scuro. 

La massa interna, detta gleba, di colore variabile dal bianco al nero, dal rosa al marrone è percorsa da venature più o meno ampie e ramificate che delimitano degli alveoli in cui sono immerse delle grosse cellule (gli aschi) contenenti le spore. Le caratteristiche morfologiche del peridio, della gleba, degli aschi e delle spore, sommati alla dimensione ed alle caratteristiche organolettiche permettono l’identificazione delle specie di tartufo

La composizione del tartufo
Difficilmente c’è un modo per pagare l’acqua così cara come quando si compra un tartufo: esso ne contiene generalmente oltre l’ 80%. Ecco. In tabella, la composizione percentuale sul fresco di un Tuber melanosporum e di un Tuber magnatum (da Coli R., Maurizi Coli A., Granetti B., Damiani P.)

T. magnatum Pico
T. melanosporum Vitt.

Acqua
82,58 - 82,80
Ceneri
1,97 - 1,70
Azoto totale
0,88 - 0,87
Azoto non proteico
0,23 - 0,14
Proteine
4,13 - 4,50
Lipidi
2,08 - 1,90
Glucidi Solubili
0,36 - 0,17
Fibra alimentare
8,43 - 8,13

Negli elementi minerali di entrambi prevale il potassio, seguito da calcio, sodio, magnesio, ferro, zinco e rame.
Il valore del tartufo non sta quindi nel suo apporto alimentare, ma nella sua enorme capacità di produrre piacere nel fruitore. A questa caratteristica va attribuito anche la grande differenza di quotazione di mercato esistente tra specie la cui composizione chimica poco si discosta
fonte: www.tuber.it  



Riso acquerello in veste primavera, con cottura in riso delle sue verdure

Ingredienti (per 10 persone)


  • 750 gr Riso acquerello carnaroli 
  • 1 cipolla bianca da tritare per il fondo
  • abbiamo utilizzato verdure miste tagliate a cubetti piccoli tra cui:
  • 1 peperone rosso
  • 1 carota e mezzo
  • 1 costa di sedano
  • una manciata di pomodorini ciliegia
  • 2 patate 
  • una scatola di piselli al naturale
  • mezzo cavolfiore
  • 2 o 3 broccoli in fiore
  • una manciata abbondante di prezzemolo fresco tritato
  • brodo vegetale ed olio di oliva e.v. q.b


Preparazione

In una casseruola creare un generoso fondo di olio di oliva e.v. dove inseriremo, per primo, le verdure che abbisognano di una cottura più lunga; cipolla tritata, e poi patate,carota, peperone e sedano a cubetti).
Facciamo tostare il riso direttamente in queste verdure, senza sfumare con vino ma aggiungendo i pomodorini in quarti.
Continuare a tirare con brodo vegetale. Aggiungere quindi il cavolfiore e i broccoletti in fiore ridotti in piccoli pezzi per portarli poi a  cottura direttamente assieme al riso.
Questa tecnica, a differenza  manterrà le verdure integre del loro gusto e delle loro caratteristiche nutritive. 
Evitiamo quindi di bollirle o sbollentarle in acqua prima di utilizzarle, non avrebbe senso e renderebbe il tutto molto più poltiglioso e stracotto.
A dieci minuti dal termine della cottura aggiungiamo anche i piselli al naturale.
Al termine della cottura mantecare con olio di oliva e.v. E spolverare con abbondante prezzemolo fresco tritato.
Questo tipo di piatto si può arricchire con del buon pepe in grani pestato. E' facoltativo l'uso dello zafferano.

Note

Il riso acquerello è considerato tra i migliori al mondo. Perfezione organolettica, qualità, ottima tenuta in cottura. Queste caratteristiche fanno sì che il riso Acquerello sia sinonimo di eccellenza italiana.
Nella lavorazione della pregiata varietà ‘Carnaroli Extra’ nulla è infatti lasciato al caso. La caratteristica fondamentale del processo produttivo è l’invecchiamento del cereale ancora grezzo, che solo in un secondo momento viene raffinato e reintegrato con la gemma. Ad oggi Acquerello è inoltre l’unico riso ad essere lavorato con l’elica, un macchinario che garantisce il rispetto della tradizione e il mantenimento delle qualità organolettiche del prodotto. La lentezza e la naturalità con la quale il riso viene lasciato invecchiare garantiscono poi una tenuta in cottura senza eguali, tale da renderlo perfetto per qualsiasi piatto e preparazione.
Tutte le fasi della lavorazione del riso acquerello vengono svolte nel totale rispetto dell’habitat circostante, in accordo alla filosofia dell’azienda.
Il riso carnaroli viene inoltre proposto in eleganti lattine sottovuoto in grado di preservare tutte le proprietà del cereale e farle riscoprire sulla vostra tavola.
Fonte: www.shopiemonte.com  con: www.antunnazenzero.blogspot.com 

Riso integrale con radicchio trevigiano e funghi porcini secchi

Ingredienti (per 4 persone)

  • 300 gr di riso carnaroli integrale
  • 1 spicchio di aglio, olio di oliva extra vergine q.b.
  • 1 scalogno
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 40 gr Circa di funghi porcini secchi
  • 1 crespo di radicchio trevigiano (pezzatura media)
  • brodo vegetale (1 gambo di sedano, 1 carota, 1 cipolla, acqua, sale grosso integrale o dado bio naturale)
  • prezzemolo q.b.


Preparazione

In una casseruola creiamo un generoso fondo di olio di oliva e v. nel quale aggiungeremo uno spicchio d'aglio schiacciato in camicia ( che toglieremo prima di servire il risotto) e un trito fine di scalogno.
Imbiondiamo a fuoco non troppo vivace, per non raggiungere mai il punto di fumo dell'olio.
Inseriamo il riso che andremo a brillare qualche minuto per poi sfumare con vino bianco.
Dopo l'evaporazione alcoolica del vino possiamo cominciare ad aggiungere brodo con calma per tirare il risotto con il classico metodo della cottura “per assorbimento” del chicco.
Avremo subito la sensazione di non riuscire a far assorbire il brodo al riso. In realtà la consistenza del chicco integrale ci obbligherà ad una cottura molto più lenta e lunga  (dai 45 ai 60 min. a seconda della qualità e della pentola utilizzata)
avremo quindi tutto il tempo di inserire i porcini secchi in una terrina piena di acqua tiepida / quasi calda dove li lasceremo per almeno 20 minuti.
Il radicchio andrà invece lavato e tagliato a fette sottili per essere poi saltato in padella con un filo d'olio per qualche minuto, o se vi va, aggiunto al naturale durante la cottura.
I funghi porcini andranno scolati, sciacquati, strizzati delicatamente e quindi trifolati in padella con olio di oliva e.v., prezzemolo e una sfumata leggera di vino bianco. Pronti per essere inseriti in casseruola con il risotto al momento opportuno.
Durante il “tiraggio” del risotto andremo ad inserire il radicchio dopo circa 30 / 35 minuti dall'inizio della cottura del riso e dopo 10 min.  andremo ad inserire anche i porcini che andranno a cuocere insieme al riso negli ultimi 10 minuti.
E per finire, mantecare il risotto con un filo di olio di oliva e.v. a crudo e una bella spolverata di prezzemolo fresco finemente tritato.
L'abbiamo servito al naturale, senza parmigiano, per favorire la digestione e soddisfare i palati più esigenti in tema di salute e gusto.


Note

Dal punto di vista nutrizionale Il riso integrale è migliore del riso bianco in una dieta perché facilita il dimagrimento e soprattutto è più sano: sono infatti numerose le proprietà curative che ha, che lo rendono una delle migliori scelte in assoluto per un’alimentazione corretta.
Innanzitutto il riso integrale è ricco di selenio, che riduce il rischio di sviluppare malattie purtroppo comuni come il cancro, quelle legate al cuore e artrite; una tazza fornisce l’80 per cento del nostro fabbisogno quotidiano di manganese, che aiuta a sintetizzare i grassi del corpo e migliora anche sistema nervoso e riproduttivo; è considerato un grano intero, dato che non è raffinato, tipo di alimento che aiuta a contrastare malattie cardiache e colesterolo alto.

Le sue proprietà non finiscono qui: è ricco di antiossidanti e di fibre, che non solo migliorano l’intestino ma possono aiutare anche a prevenire il cancro al colon; aiuta a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, quindi è una scelta ottima per chi soffre di diabete. Il riso integrale è perfetto per i bambini poiché ha proprietà nutritive ottime e quindi aiuta la loro crescita.
Il riso integrale è poi d’aiuto nei trattamenti contro la candida, poiché è a basso contenuto glicemico e di zuccheri, elementi proibiti nella cura contro questa infezione. Essendo un cereale integrale, mangiarlo almeno tre  volte alla settimana è particolarmente vantaggioso per le donne in post-menopausa con colesterolo alto, pressione alta o eventuali segni di malattie cardiovascolari. Aiuta a prevenire i calcoli biliari poiché è ricco di fibre insolubili, e facilita il dimagrimento grazie al suo alto potere saziante.
Per via di tutte le proprietà che ha, il riso integrale è uno degli alimenti più importanti al mondo e non c’è da stupirsi se in Oriente, che pare aver trovato il segreto della longevità, è così apprezzato da non mancare mai sulla tavola. Per gustarlo al meglio e con tutte le sue proprietà nutritive, ci sono alcuni suggerimenti per la preparazione e per la cottura. 

Fonte informativa: www.greenstyle.it  con: www.antunnazenzero.blogspot.com 


"Angolo VEGANO: I CEREALI di Nicoletta Panicali , Luigi Migliari, Dott.Mario Berveglieri" parte 4

Crackers ai semi 

Ingredienti 

  • 35 gr mandorle pelate
  • 15 gr di semi di girasole
  • 30 gr di farina integrale
  • 30 gr di semola
  • 50 gr di farina 0
  • 1 presa di sale
  • 30 ml di olio evo
  • acqua q.b.

Preparazione

Tritare finemente i semi e riponendoli in una ciotola. Unite al trito le farine e il pizzico di sale. Miscelate bene aiutandovi con un cucchiaio o con le mani. Incorporate l'olio, sabbiate molto, molto accuratamente l'impasto affinchè l'olio venga assorbito uniformemente. A questo punto unite, poca alla volta, l'acqua. Non ne occorrerà molta, perchè la proporzione di farina, che assorbe l'acqua, contrariamente ai semi, è piuttosto bassa. Aggiungetene quindi un paio di cucchiai alla volta, mescolando. Dovrete ottenere un impasto omogeneo, morbido ma non appiccicoso, altrimenti impossibile da stendere.

Fate riposare l'impasto in frigo, protetto da una pellicola, per una quindicina di minuti.

Accendere il forno a 170 gradi e, mentre raggiunge la temperatura, stendere l'impasto (altezza mezzo centimetro circa) sul piano di lavoro ben infarinato, e ricavare i crackers, ricompattando e ristendendo più volte la pasta (attenzione però a non incorporare troppa farina per evitare di rendere i crackers troppo duri).

Infornate fino a doratura, per 15 minuti circa.

Crackers veloci al sesamo

Ingredienti (per circa 750 gr di cracker)

  • 400 gr di farina di tipo 2
  • 100 gr di farina di grano duro
  • 180 ml di acqua
  • 50 gr di olio extra vergine di oliva
  • 1 bustina di lievito istantaneo ( provare anche a sostituire con una bustina di cremor tartaro + 4gr di bicarbonato di sodio)
  • 1C di semi di sesamo
  • 1C di semi di papavero
  • 1C di rosmarino tritato
  • 7 gr di sale

Preparazione

Mescolare le farine con il lievito e il sale in una ciotola. Aggiungete i semi e il rosmarino tritato. . Ricavate al centro una fontana e versatevi l’olio e l’acqua. Amalgamate bene gli ingredienti e lavorate velocemente l’impasto con le mani fino a renderlo liscio e omogeneo. Suddividete l’impasto in due pezzi e stendete ciascuno con il mattarello in una sfoglia sottile, che adagerete su una teglia rivestita di carta forno. Tagliate con una rotella dentellata in tanti rettangoli, spennellateli con poco olio e, a piacere, cospargeteli con poco sale fino. Punzecchiate con una forchetta e mettete il tutto nel forno preriscaldato a 200° C per 15min circa . Da tenere d’occhio se molto sottili.


Salsa rapida da utilizzare con crostini o come condimento:

Ingredienti

  • q.b di cavolfiore
  • q.b. di sale marino integrale fino
  • q.b. di limone
  • q.b. di olio extravergine d’oliva.

Preparazione

Grattugiare il cavolfiore e condirlo con gli altri ingredienti, se si desidera un effetto più cremoso , utilizzare in un secondo tempo , il minipiner.

Crema di zucca con quinoa e pistacchi 

Ingredienti  (per 4 persone) 

  • 600 gr di zucca
  • 100 gr di quinoa
  • 1 cipolla
  • 4 foglie di alloro
  • 1 C di pistacchi tritati
  • olio e.v. d’oliva
  • sale

Preparazione

Risciacquare con cura la quino, trasferirla in un pentolino e coprirla con 230ml di acqua, quindi salarla poco e farla sobbollire per circa 15/20 minuti. Coprire parzialmente la pentola con un coperchio per consentire la fuoriuscita del vapore. Stendere la quinoa in un vassoio e sgranarla con una forchetta. Rosolare per 5 minuti a cipolla affettata sottilmente in una casseruola con il coperchio insieme alle foglie di alloro e a 2 C di olio. Passato questo tempo aggiungere la zucca ridotta in tocchetti, salare e dopo altri 5 minuti versare circa 800 ml di acqua. Sempre a pentola coperta, proseguire per 20 minuti. Eliminare l’alloro e frullare la zucca fino ad ottenere una crema morbida. Distribuire la crema nelle fondine o in ciotole, disporre nel centro la quinoa ancora tiepida e completare cospargendo la granella di pistacchi. Si può variare la ricetta sostituendo la quinoa con miglio, riso integrale o basmati.

Migliotto velocissimo 

Ingredienti (per 3 persone)

  • 2 carote medie tritate finemente
  • 1 cipolla rossa di tropea tritata finemente
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 foglie di salvia
  • 1 manciata abbondante di lenticchie rosse decorticate
  • 1 bicchiere di miglio in chicchi (il mio bicchiere è da 200 ml)
  • 450 ml brodo o a acqua
  • 3-4 cucchiai d'olio evo

Preparazione

Mettere a soffriggere la cipolla, l'aglio e la carota nell'olio con un po' d'acqua, assieme alle foglie di salvia. Aggiungere il miglio sciacquato sotto l'acqua e le lenticchie rosse. Mescolare in modo che si tostino leggermente. Aggiungere il brodo e portare a bollore. Cuocere coperto a fuoco lentissimo per 15-20 minuti (nel frattempo potete preparare la tavola con le birbe o giocare con loro), fino al totale assorbimento del brodo. Mi raccomando lasciar cuocere coperto (se sobbolle inclinare leggermente il coperchio sulla pentola) e soprattutto resistere alla tentazione di mescolare! Dovete proprio scordarvelo per 15 minuti! Aprire il coperchio, controllare che si sia assorbita l'acqua, assaggiare per sentire se i chcchi sono ben cotti ed aggiustare eventualmente di sale. Servire

………..“Piovono Polpette…!”

Le polpette/crocchette di cereali e legumi possono costituire un piatto unico davvero appetitoso con il quale incontrare il favore di tutta la famiglia, sia fritte in tegame che in versione più leggera , in forno. Si possono utilizzare gli avanzi del pasto precedente e aggiungere altri ingredienti come verdure, erbe aromatiche, spezie, secondo i gusti, le necessità, e la disponibilità. I cereali di piccole dimensioni sono più facili da maneggiare, ma con un po’ di pratica anche i “ fratelli maggiori” (riso , farro ,segale, avena ecc. ) si prestano. Nell’ambito dei legumi , vengono utilizzati lenticchie , ceci , fagioli e fave. Per legare l’impasto si possono utilizzare diversi ingredienti facendo attenzione a non esagerare per non creare l’effetto “mattoncino”, : farina di frumento, meglio se integrale, farina di ceci ,pane grattugiato (per rendere più secco l’impasto), l’ amido di mais, fecola di patate, farina di mais fioretto, lievito alimentare , fiocchi di cereali ammorbiditi, una patata schiacciata (questi ultimi ammorbidiscono l’impasto). Non c’è bisogno di impazzire: usiamo quello che abbiamo in casa che rientra nell’elenco. Il cereale nell’impasto fa già da legante perché ricco di amido e si può usare sia intero che frullato e anche questo come con gli altri ingredienti citati precedentemente, ci permette di non utilizzare l’uovo. Dopo averle confezionate , si potrà spennellarle con l’olio e infornarle a 180° finchè non le vedremo dorarsi (15/20 minuti circa, dipende anche dalla potenza del forno). Altrimenti possiamo passarle nel pane grattugiato o nella farina di mais per un effetto più croccante, e rosolarle in una padella antiaderente con qualche cucchiaio di olio, terminando la cottura con l’aggiunta di un po’ di passata di pomodoro per togliere eventuale secchezza o aggiungendola semplicemente nel piatto a mò di salsina dopo averla fatta restringere. A proposito di accompagnamento : ecco qui le ricette per un effetto Mc.Donald …..ketchup e maionese!

Ketchup

Ingredienti

  • 1l di SUCCO di pomodoro ( non è la passata, viene ad esempio usato per fare i drink)
  • 120 gr di aceto di vino
  • 1 spicchio di aglio
  • 1c di zucchero di canna integrale(attenzione all’aceto: se in famiglia non piace tanto il sapore dell’agro, diminuire la dose)

Preparazione

Cuocere tutti gli ingredienti , far restringere il sugo fino ad ottenere un composto denso. Lasciar raffreddare . 

Maionese di Tofu

Ingredienti

  • 120 gr di tofu
  • 100 ml di latte di soia naturale
  • 100 ml di olio di canapa (o extra vergine d’oliva o altro che preferite)
  • 2 cucchiai di aceto di riso
  • 1 cucchiaino di senape
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • mezzo cucchiaino di sale marino integrale

Preparazione

In un padellino portare l’acqua a bollore e buttare il tofu tagliato a cubi. Dal bollore scottare un minuto, scolare e lasciar raffreddare in un bicchiere per il frullatore ad immersione.
Frullare il tofu con il latte di soia, poi unire a filo l’olio e frullare cercando di incorporare aria in modo che monti, poi unire gli altri ingredienti e frullare ancora qualche istante.

Salsa allo yogurt ed erba cipollina 

Ingredienti

  • 200 g yogurt di soya
  • succo di 1 limone
  • erba cipollina fresca tritata, sale

Preparazione

Mescolare tutti gli ingredienti e servire come accompagnamento a sformatini / crocchete / verdure cotte e crude.

Polpette del riciclo del farrotto 

Ingredienti

  • farrotto o altro cereale avanzato dal giorno prima
  • 1 patata lessa grande
  • 2 carote lesse
  • farina di mais gialla integrale qb
  • olio, prezzemolo, sale fino integrale qb, cannella, noce moscata

Preparazione

Schiacciare con lo schiacciapatate la patata e le carote. Aggiungere sale, noce moscata e cannella a piacere. Aggiungere anche il farrotto e mescolare. In base alla consistenza ottenuta valutare se il caso di aggiungere un po' di farina di mais gialla. Si deve avere un composto morbido e lavorabile bene con le mani.

Preparare le polpette della forma preferita

Ripassarle nella farina di mais.

Scaldare una padella in cui avrete messo un po' di olio e ripassare le polpette nell'olio fino a doratura. Oppure si possono mettere in forno avendo cura di girarle una volta.

Sformatini/polpette di miglio con nocciole e zucca con maionese di tofu

Ingredienti

  • 1 tazza di miglio già cotto (ad assorbimento con il doppio di volume di acqua)
  • un pezzo di zucca cotto al forno
  • 1 cucchiaino di salsa di soia
  • 2 cucchiai di nocciole tritate
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • farina di ceci quanto basta
  • pangrattato per l’esterno
  • olio evo per cuocerle

Preparazione

Tagliare la zucca (senza buccia ma cuocetela con la buccia che si fa prima) a pezzettini piccoli.
Mischiate miglio, zucca, salsa di soia, curcuma, nocciole tritate e poi aggiungete la farina di ceci fino ad avere la giusta consistenza (che si riescano a formare le palline con le mani, ma deve rimanere morbido).
Fare delle palline schiacciate, passarle nel pangrattato e cuocerle a 180 gradi fino a leggera doratura.
Io ho messo un po’ di olio sotto nella teglia e alla fine le ho girate per bagnarle pure sopra.
Si possono cuocere anche in padella girandole delicatamente perchè sono morbide. O anche friggerle in olio alto, magari più piccoline (la frittura non fa male, basta usare olio evo e non riutilizzarlo mai).

La Torta Salata del Riciclo

Ingredienti (per 4 persone)

1 disco di “pasta matta” autoprodotta ( o pasta sfoglia ) la cui esecuzione è la seguente : 250gr di farina di tipo2 o integrale un bel pizzico di sale qualche cucchiaio di olio evo. Aggiungere acqua fino a quando avrete una palla. Mettere a riposare almeno una mezz’ora. Intanto far saltare le verdure di nostro gradimento ( la quantità dipende dal tipo di verdura per es: se scegliamo le bietole o gli spinaci calcolarne almeno 500 gr perché si riducono molto durante la cottura) per pochi minuti giusto il tempo di insaporirle con olio, sale ed erbe aromatiche. In una tazza sbattete 2C. di, tahin (crema di sesamo) o la crema di mandorle con acqua fino ad ottenere una crema densa. Mescolate le verdure con il cereale integrale precedentemente cotto, aggiungere la crema scelta, aggiustare di sale, se necessario, e condire con un filo di olio. Dividere in 3 parti uguali la pasta matta: due vi serviranno per la base e una per la copertura. Unite le due parti e stendetele con il mattarello per fare la base della torta. Mettete in una tortiera cm. 26 ricoperta di carta forno e riempite con il riso o altro cereale condito . Stendete l’ultima parte di impasto e chiudete la vostra torta. Spennellate con un’emulsione ottenuta sbattendo 1C. di olio evo e 2C. di acqua, spolverate di semi di sesamo e mettete in forno a cuocere per 40 minuti o fino a doratura.

Verdure varie di contorno lessate e condite con olio e Gomasio. (vedi quello che abbiamo eseguito in questa serata)

Broccolini in insalata con sesamo dolce

Ingredienti (per 4 persone)

  • 3 broccoli 
  • 3 C di olio e.v. d’oliva
  • semi di sesamo

Per la salsa

  • 2C di crema tahin
  • 2 C di acqua
  • 1 spicchio di aglio ( per me facoltativo)
  • ½ C di miele
  • ½ di salsa di soia
  • 1 c di aceto di mele
  • un pizzico di sale

Preparazione

Iniziamo dalla salsa. Riunire in una ciotola la crema tahin, l’acqua, lo spicchio di aglio schiacciato, la salsa di soia il miele, l’aceto di mele e un pizzico di sale. Mescolare energicamente e assaggiare se manca di qualcosa. Prendere ora i broccoli suddividendoli in piccole parti. Sgranare per bene ogni testa di broccolo e cuocere in acqua bollente per 5 minuti e non di più, perché dovranno soltanto essere sbollentati e quindi croccanti. Farli saltare in padella con olio, spolverare con una generosa manciata di sesamo e mentre sono caldi versarci sopra la salsina.

Quadrotti di fiocchi di avena e marmellata 

Ingredienti (per 12 quadrotti) 

  • 300 gr di fiocchi di avena
  • 130 gr di farina di farro o integrale o semi integrale bio 
  • ½ c di vaniglia in polvere o i semini di una bacca 
  • ½ c di cannella in polvere
  • 1 c di polvere lievitante
  • ½ c di sale 
  • 170 gr di malto di riso o di miele
  • 130 gr di olio di girasole bio
  • 4 o più C di marmellata di frutta senza zuccheri aggiunti

Preparazione

Preriscaldare il forno a 180°C . Radunare insieme in una ciotola i fiocchi di avena, la farina,, la vaniglia, la cannella , la polvere lievitante e il sale, quindi aggiungere il malto di riso o il miele e l’olio. Mescolare molto bene con un cucchiaio di legno. Versare metà del composto nella teglia, precedentemente ricoperta di carta forno, premendo leggermente verso il fondo. Distribuire la marmellata su tutto il composto con una spatola inumidita, quindi versare sopra l’altra metà del composto, pareggiando la superficie con la spatola. Cuocere nel forno preriscaldato per 20 minuti circa. Togliere dalla teglia e lasciar raffreddare su una gratella. Tagliare a quadrotti e servire. Si conservano chiusi in un contenitore e in frigoroifero, per 2 settimane. Si può usare come ripieno anche una crema spalmabile alle nocciole .

"Angolo VEGANO: I CEREALI di Nicoletta Panicali , Luigi Migliari, Dott.Mario Berveglieri" parte 3

Cucinare i Cereali Integrali con la TECNICA DELLA COPERTA in Pentola a Pressione

Eccomi qui per illustrarti la geniale tecnica della “coperta “ per cuocere i cereali senza far impazzire chi ha preso la bella decisione di mangiare sano seguendo le regole della cucina naturale, che vede come grandi protagonisti i cereali integrali e i legumi . 

Ma veniamo a noi. Te la spiego raccontandoti la mia ultima esperienza sul “campo” (della cucina, ovviamente). Ho pesato i cereali,, in questo caso 200gr. di riso integrale , li ho messi nel colino e li ho sciacquati. Li ho versati nella pentola a pressione, ho aggiunto il doppio del loro peso in acqua e un pizzico di sale marino integrale. Tempo impiegato direi 5/6 min. Ho acceso il fornello al massimo fino all’ebollizione. Altri 5 min. Ho messo il coperchio e ho atteso il fischio per abbassare il fuoco . Ho puntato il timer per 10 min. Al suono di questo, ho spento, ho tolto la pentola dal fornello e con attenzione, per non far uscire pressione dalla valvola del coperchio, ho avvolto la pentola in un plaid, una coperta di lana o una grande sciarpa e l’ho messa in un angolo. Un grande fagottone poco decorativo è vero, ma che poi si è rivelato molto utile. Ah dimenticavo. Tutto questo è successo prima di fare colazione o comunque mentre giravo per casa mettendo un po’ a posto. Ho lasciato il fagottone nel suo angolino per tutta la giornata . L’ho ripreso mentre preparavo le altre pietanze della cena (poteva essere comunque anche il pranzo)

Quando ho aperto, il cereale aveva assorbito la sua acqua ed era perfetto. 



Cucinare i Cereali Integrali e i legumi con la TECNICA DELLA COPERTA in Pentola Normale


Mettere cereali e legumi ciascuno nella propria pentola . Un volume di cereale per due di acqua. Per i legumi invece, aggiungere acqua pari a due –tre dita più alta sopra gli stessi. Quando l’acqua bolle , coprire con coperchio e abbassare il fuoco al minimo.

Far bollire :

quasi tutti i cereali per 10 minuti

5 minuti quinoa, amaranto, miglio

5 minuti anche lenticchie decorticate; legumi più coriacei, (es: ceci) prolungare fino a 20 minuti.

Spegnere il gas, coprire con il plaid e andarsene.

Alla sera, al ritorno dal lavoro, ecco due belle pentole di cereali e legumi ancora tiepide. Basta un veloce salto in padella, un filo di olio, due verdurine e la cena è pronta. Questo metodo applicato in estate consente, oltre a risparmiare tempo fatica e gas, di non surriscaldare la cucina. Avremo dei cereali e legumi già tiepidi permettendoci di procedere subito alla realizzazione di primi saltati in padella o nella versione polpette o sformati.

Se invece si pensa di realizzare un buon piatto di insalata fredda , è bene prendere il cereale appena cotto e sciacquarlo sotto l’acqua fredda per fermare la cottura. Possiamo unire ai cereali, direttamente nella pentola, le verdure che completano il piatto che vogliamo realizzare, magari aumentando un po’ la dose di acqua e seguire la procedura sopra indicata della cottura del cereale. In questo modo anche le verdure cuoceranno insieme al cereale, stando sotto la coperta a temperature inferiori a 100°, ciò consentirà di preservare maggiormente vitamine e altri principi nutritivi. 

Conservazione dei cereali

I cereali si possono preparare anche in anticipo, in quantità abbondante. Si conservano in frigo , chiusi in un contenitore ermetico, da 3 a 5 giorni. E’ possibile metterli anche in freezer porzionandoli. Questo procedimento è molto utile anche per le creme di cereali che possono essere utilizzate per i pasti dei bimbi più piccoli o semplicemente per la colazione di tutti i giorni. I cereali integrali in cucina possono essere utilizzati in zuppe con le verdure a pezzi, o nei passati di verdura o legumi per completarli, sformati, orzotti, farrotti, in insalate fredde con verdura e legumi, polpette con legumi o con verdure, nei dolci (sia come farine, ma anche in chicco), nelle torte salate ( sia come farina che come ripieno).

Dove acquistare i cereali

I cereali raffinati sono più largamente diffusi rispetto a quelli integrali e si possono trovare in qualunque supermercato. Quelli integrali, invece, possono essere acquistati nei supermercati più moderni o nei negozi di alimenti naturali.

Abbiamo preparato cereali e legumi in quantità e ora riposano nel nostro frigo in attesa di essere utilizzati. Ma prima di parlare di nuove ricettine è giusto ricordare, almeno per quanto riguarda i nostri cereali integrali in chicco, che possiamo semplicemente sostituirli alla pasta di semola e condirli con sughi vegetali già collaudati e, per completare l’opera e rendere il piatto ancora più leggero, invece di spolverarli con il Parmigiano o Grana padano, possiamo creare noi un “formaggio” vegetale alternativo.

Ecco alcuni esempi:

100gr (o 80gr) di mandorle ridotte in farina con frullatore a cui aggiungere : 1C di lievito alimentare a scaglie e 1 presa di sale fino integrale. Frullare il tutto per amalgamare e mettere in un vasetto da conservare in frigo. (da www,ravanello curioso.wordpress.com) 


1 Tazza di mandorle da ridurre in farina a cui aggiungere 1 c di sesamo tostato e una presa di sale fino integrale. Frullare il tutto e mettere in un contenitore da conservare in frigo. 


2 Cucchiai di lievito alimentare in scaglie a cui aggiungere 2C. di germe di grano , 4C. di mandorle spellate e un pizzico di sale marino integrale . Si frullano tutti gli ingredienti finemente e si conserva in frigo. 

E con i semi oleaginosi che rendono più ricche e appetitose le preparazioni regalando vitamine e minerali in quantità ( soprattutto per i bimbi) 


6 C. di lievito alimentare a scaglie - 6 C. di semi di sesamo – 2 C. semi di girasole – 2 C. di mandorle spellate. Tostare pochi minuti a fuoco dolce i semi di sesamo e quelli di girasole in una padella senza condimento . Mescolate spesso, facendo attenzione a non farli scurire troppo. Quando sono tostati, frullateli insieme alle mandorle e al lievito a scaglie, riducendo il tutto in polvere. Da usarsi a piacere su tutti i piatti. 


4C. di semi di sesamo – 3C. di semi di girasole – 2C. di semi di zucca - 1C. di salsa di soia (shoyu o tamari). In una padellina ,senza condimento, tostate pochi minuti a fuoco dolce i semi oleaginosi, mescolando in continuazione affinchè non anneriscano: quando iniziano ad emanare un buon profumo con un sottofondo di nocciola, spegnete il fuoco e versateli in una scodellina . Irrorateli con la salsa di soia e mescolateli con cura. Sono molto gustosi serviti da soli oppure per condire le verdure sia in insalata sia cotte a vapore. 

Questi “ formaggi “ hanno anche il vantaggio di sfruttare le benefiche proprietà della frutta secca, in questo caso le mandorle e quindi di essere ricchi di calcio.

Domanda: ma cosa è il lievito alimentare a scaglie utilizzato nella ricetta iniziale ? Il lievito alimentare, da non confondersi con il lievito di birra , si produce con i residui di birra o altre bevande alcoliche. Viene destinato all’essicazione e ridotto in compresse, fiocchi o scaglie, è privo di potere fermentativo , perciò non provoca lievitazione e disagi digestivi di alcun tipo. È un insaporitore ricco di vitamine del gruppo B , gustoso e nutriente. Può essere usato da solo come condimento su pietanze a base di pasta, riso o altri cereali, verdure e salse. Le dosi sono da 1 a 3 cucchiaini a pasto, stimola l’appetito e favorisce la secrezione di succhi gastrici. Si acquista nei negozi di alimentazione naturale e biologica. Non contiene glutine , quindi è adatto alla dieta dei celiaci. Abbiamo sentito nominare anche il germe di grano: è l’embrione della pianta di grano, ed è ricco di sostanze nutritive, vit.E acidi grassi insaturi, Sali minerali e vit. del gruppo B, consente una integrazione vitaminica e in certe preparazioni aiuta ad aggregare l’impasto. Viene venduto nei negozi di alimenti naturali sotto forma di piccoli fiocchi.

E per variare ecco una ricetta con il pane

Bricioline ai tanti sapori: 4 fette di pane possibilmente integrale o di semola raffermo, non troppo secco, 2 spicchi di aglio (anche meno e cmq facoltativo) 1 rametto di timo, 4 foglie di salvia , 4 foglie di menta , 1 mazzetto di erba cipollina, pochi aghi di rosmarino, ½ c di sale marino integrale. ESECUZIONE : tritare in un mixer l’aglio poi aggiungete le fette di pane ridotte a cubetti, il timo, la salvia, il rosmarino, la menta, il sale e tritate finemente il tutto. Tritare a mano l’erba cipollina affettandola sottilmente. Ponete il tutto in una larga padella (meglio se antiaderente) e tostare a fiamma media mescolando continuamente finchè il pane sarà dorato senza che scurisca troppo. Si conserva in vasetto sigillato per parecchi giorni, se lo si confeziona dopo aver lasciato ben raffreddare le bricioline. ( questo è un esempio, ma possiamo arricchire anche con altre erbe a piacere). 

Altro suggerimento

Gomasio

Il Gomasio è una meravigliosa idea per insaporire i piatti senza eccedere con il sale . L’unione tra semi di sesamo e il sale marino integrale , permette di dare gusto alle verdure sia cotte che crude, ai cereali, ai legumi o a qualsiasi altro cibo senza sovraccaricare le nostre pietanze . Infatti durante la macinazione il sale marino integrale si combina con i grassi contenuti nei semi di sesamo creando così un perfetto bilanciamento. Esistono varie scuole di pensiero e varie proporzioni per preparare il gomasio tutte ugualmente valide. Si può utilizzare una proporzione di 6 a 1 (6 parti di sesamo per 1 parte di sale ), in questo caso è bene usarlo con parsimonia perché comunque è piuttosto salato; fino ad arrivare a 20 a1 (20 parti di sesamo per 1 parte di sale o più ( per esempio per i bambini si può arrivare anche a 30 parti di sesamo per 1 di sale). I semi di sesamo sarebbero da lavare con l’aiuto di un colino di acciaio a maglie fitte per poi essere trasferiti in una padella antiaderente o di acciaio col fondo spesso , dove poterli asciugare e tostare girando continuamente con un cucchiaio di legno. Se il tempo proprio stringe, saltate la parte del lavaggio. Altrimenti un’altra soluzione può essere come faccio io anche quando ho poco tempo: lavo bene i semi , li scolo dall’acqua, poi li metto su uno strofinaccio che raccoglierà la loro umidità. E li lascio lì ad asciugare fino a quando non sono pronta per tostarli. Ho potuto constatare che facendo così i tempi si dimezzano. Attenzione a non farli bruciare, altrimenti i semi diventano amari. Già i primi scoppiettii sono un segnale indicativo di cottura avvenuta. Un altro segnale si ha quando, stringendo tra i polpastrelli alcuni semi, questi si sbriciolano con facilità. Una volta tostati , trasferirli in un piatto fondo e lasciarli raffreddare. Nel frattempo, nella stessa padella , tostare per 1 minuto anche il sale evitando che scurisca, e poi distribuirlo sui semi. Ora la procedura tradizionale vorrebbe che il tutto fosse pestato in un mortaio facendolo diventare un momento di autoriflessione e meditazione, ma siccome il tempo a disposizione non è mai abbastanza, può essere altrettanto valido anche se meno “zen” tritare il tutto in un mixer, SENZA ridurre in farina , devono continuare a vedersi i semi almeno per l’ottanta per cento dell’insieme Vedete voi! 

…..al posto della pasta di semola

Per darvi un’idea di cosa intendevo quando parlavo di sostituire la pasta di semola con i cereali integrali, ecco un altro episodio tratto dalla mia vita quotidiana. In questi giorni di sperimentazioni , mi sono ritrovata il frigo piena di cereali di vario tipo : farro decorticato, segale , riso integrale una piccola quantità della mia adorata quinoa. Il legume presente in quel momento nel frigo erano le lenticchie verdi cotte al naturale, che avevo già usato in una altra ricetta molto appetitosa per accompagnare un bel piatto di riso integrale, la sera precedente.

Di questa vi darò la ricetta a breve. Ho pensato a quelle volte che in casa si preparavano i maccheroni pasticciati con la besciamella e il ragù da mangiarsi come piatto unico e ho pensato, facendo qualche sostituzione, di preparare la cena seguendo il modello precedentemente indicato. Al posto dei maccheroni ho usato il mio mix di cereali , per il ragù ecco la ricetta che ho seguito :

lenticchie già cotte, una cipolla, una carota, una costa di sedano , sale . olio, foglie di alloro o , in mancanza di queste fresche, alloro secco.

Ho tritato le verdure e le ho soffritte in poco olio e acqua , ho aggiunto i legumi, un po’ di acqua calda per amalgamare i sapori (meglio se è brodo vegetale) e ho lasciato assorbire ed insaporire per circa 10 minuti. Se avessi usato la lenticchie secche, si trattava di aggiungerle al soffritto e di aggiungere acqua circa un dito sopra il loro livello, riservandomi eventualmente di aggiungerne di calda qualora non fosse stata sufficiente. Poi le avrei cotte in pentola normale per circa mezz’ora , salando alla fine. Mettendole in ammollo per 3-4 ore, bastavano 15 minuti di cottura. Invece , avendole già pronte, ho ridotto notevolmente i tempi.

Intanto che le lenticchie cuocevano, ho preparato una buona besciamella, leggera senza l’utilizzo del burro e senza latte vaccino che mi è servita per completare il piatto. Ho usato :

500 ml di latte di soia al naturale, cioè senza zucchero aggiunto,

50 gr di farina “0” bio o tipo 2 bio (semi integrale) (o di riso per gli intolleranti al glutine )

50 gr circa di olio di mais ( a un sapore più neutro rispetto all’olio ex.v., ma va bene anche questo)

Noce moscata a piacere, 1 c o più di sale marino integrale

Ho messo in una pentola il latte di soia e l’ho scaldato a fuoco moderato. Nel frattempo ho mescolato la farina con il sale e la noce moscata, poi ho aggiunto piano l’olio di mais o quello evo, mescolando bene, fino ad ottenere una pastella morbida, quasi liquida (deve scivolare bene giù dal cucchiaio). Quando il latte ha cominciato a bollire, ho versato la pastella mescolando con una frusta. Ho cotto la besciamella per due o tre minuti, dipende anche da quanto la si vuole densa. Poi ho composto il piatto. In una pirofila ho messo lo strato di cereali, poi la besciamella, il ragù di lenticchie, una spolverata di lievito alimentare a scaglie, e poi ho ricominciato , come nella migliore tradizione di paste pasticciate o sformati, che dir si voglia. Ho terminato con lo strato di cereali e la spolverata di lievito , e poi …dentro al forno che avevo scaldato a 180°. Sono bastati 20 minuti, in fondo sono tutti alimenti già cotti. Ho dato una gratinata finale con il grill per avere un po’ di crosticina e…a tavola!!!

"Angolo VEGANO: I CEREALI di Nicoletta Panicali , Luigi Migliari, Dott.Mario Berveglieri" parte 2

La cottura dei cereali

I cereali integrali presentati sotto varie forme


Ecco il metodo di cottura più indicato per preparare i nostri cereali integrali.
Metodo dell’assorbimento.
in pentola normale:
- misurare il quantitativo di cereale desiderato, SCIACQUARLO BENE!
-mettere in ammollo in un contenitore per alcune ore ( 6-8 ore) i cereali più duri, che richiedono tempi di cottura più lunghi, i cereali più teneri, che cuociono più velocemente, non richiedono l’ammollo. Si può già misurare in questa fase il quantitativo di acqua che poi servirà per la cottura .
-mettere il cereale in una pentola con la sua acqua di ammollo o, se non c’è stato ammollo, aggiungere acqua fresca, aggiungere un po’ di sale ; la quantità di acqua varia a seconda del cereale.
IMPORTANTE: nel caso di cous-cous, mais, bulghur e miglio l’acqua che verrà aggiunta , è bene che sia bollente: questo permetterà al cous- cous attraverso il riposo, di gonfiarsi (è già precotto) e agli altri cereali di non attaccarsi durante la cottura.
-portare a bollore a fuoco vivace, abbassare la fiamma , coprire con coperchio, e far cuocere lentamente. Non mescolare il cereale , controllare eventualmente con una bacchetta se c’è ancora acqua spostando gentilmente qualche chicco. Quando tutta l’acqua sarà assorbita, e il cereale quasi cotto, spegnere la fiamma e lasciarlo riposare per 5-10 minuti. Mescolare con una forchetta per renderlo più vaporoso.
In pentola a pressione :
-versare il cereale con la sua acqua di ammollo o , se non c’è stato ammollo aggiungere la quantità di acqua necessaria per il tipo di cereale , pizzico di sale . Portare a bollore a fuoco vivace, chiudere con coperchio, controllare che la valvola sia abbassata, e al fischio , abbassare la fiamma e prendere il tempo. A cottura ultimata, spegnere e lasciar riposare il cereale dentro alla pentola chiusa per 5-10 minuti. Aprire e mescolare con una forchetta per renderlo più vaporoso.
Le misure consigliate per l’acqua sono indicative: possono intervenire piccole variazioni determinate dalle varietà del cereale, dalla stagionatura, dal tipo di acqua più o meno dura. Se risultasse ancora acqua a fine cottura, o la si fa assorbire a fiamma alta, o si scola il cereale , cercando di dosarla meglio alla prossima occasione .
Vanno messi in ammollo i cereali che richiedono una cottura più lunga a causa della loro durezza: farro integrale, riso selvatico, kamut, segale , orzo, avena. I cereali mediamente duri ,come il riso integrale, non devono necessariamente essere messi in ammollo, anche se ciò ridurrebbe considerevolmente il tempo di cottura(ci si dovrà regolare di conseguenza con l’acqua). I cereali più teneri come la quinoa, l’amaranto , il miglio, il grano saraceno, il riso basmati bianco e integrale non hanno bisogno di ammollo. In generale la durata dell’ammollo non dovrebbe superare le 12 ore altrimenti cominciano a fermentare, soprattutto se la stagione è calda. In alternativa il cereale ,durante l’ammollo , può essere messo in frigo.
La tostatura
Tostare il cereale prima della cottura ne aumenta il sapore, conferendogli un gusto più intenso e rendendolo più digeribile. I cereali come quinoa, miglio e amaranto ben si prestano alla tostatura prima della cottura in acqua diminuendo leggermente i tempi di cottura. Può valere anche per il riso. La tostatura viene effettuata a fuoco medio in una pentola di acciaio inox per 5 minuti circa, rimestando continuamente con una spatola di legno. A tostatura avvenuta, si aggiunge il quantitativo d’acqua corrispondente alla tipologia e al peso del cereale.
Ad esempio questo è un metodo che valorizza la resa del miglio che spesso non è amato per la sua consistenza “papposa”: il metodo migliore per ottenere un miglio cotto a puntino, sta –anzitutto- nel lavarlo accuratamente prima di bollirlo, quindi nel farlo asciugare e nel tostarlo in un tegame dal fondo spesso , dopodiché basterà portarlo a bollore in misura pari ad una tazza di miglio su due tazze (massimo due tazze e mezzo se lo si vuole cremoso) di acqua leggermente salata. Una volta portato a bollore, è sufficiente abbassare di molto la fiamma, perfetto l’uso di uno spargifiamme, e lasciarlo cuocere dolcemente, per una ventina di minuti a tegame coperto, senza mai mescolarlo. E’ un metodo un po’ più lungo , da utilizzarsi quando si ha tempo a disposizione.
E’ bene variare i cereali sulla nostra tavola per poter godere in pieno delle loro virtù nutrizionali diverse.
CEREALI IN AMMOLLO per 6-8 ore
CEREALE
QUANTITA’ A SECCO
QUANTITA’ DI ACQUA
COTTURA (DA BOLLIRE)
COTTURA P.A PRESS. (CON 5-10 MIN DI RIPOSO A PENTOLA CHIUSA DOPO COTTURA)
RENDIMENTO
Farro integrale
1 bicchiere
2 bicchieri
40-45 minuti
20-25 minuti
2 ½ bicchieri
Kamut
1 bicchiere
3 bicchieri
60 minuti
30 minuti
3 bicchieri
Orzo perlato
1 bicchiere
3 bicchieri
30 minuti
15 minuti
4 bicchieri
Riso integrale a grana lunga
1 bicchiere
1 ½ bicchieri
15 minuti
7-8 minuti
2 bicchieri
Segale
1 bicchiere
2 bicchieri
40/50 minuti
20/25 minuti
2 bicchieri
Avena
1 bicchiere
1 ½ -2 bicchiere
20 minuti
10 minuti
1 ¾ bicchieri
Orzo decorticato
1 bicchiere
2 bicchieri
40/45 minuti
20 minuti
3 bicchieri



Capisco che spesso non è facile ricordarsi di mettere in ammollo i cereali alla sera prima. Però questo ci facilita davvero tanto la vita perché i tempi vengono dimezzati e quindi, si può inserire la loro cottura nella lista delle incombenze da svolgere prima di uscire. Tutti i cereali possono essere messi in ammollo anche quelli che non sono inseriti nella specifica tabella. Lo scopo è proprio quello di accorciare i tempi , oltre che a renderli più digeribili.

"Angolo VEGANO: I CEREALI di Nicoletta Panicali , Luigi Migliari, Dott.Mario Berveglieri" parte 1

Biscotti di pasta frolla senza zucchero né uova né latticini

Ingredienti

  • 150 gr farina tipo 0
  • 100 gr farina integrale
  • 50 gr fioretto di mais
  • 150 gr di malto di riso (in mancanza di questo si può usare il miele ma in quantitativo minore: gr 100)
  • 75 gr olio di semi di girasole o di riso
  • ½ bustina di cremor tartaro (da addizionare con il bicarbonato se già non lo contiene) 
  • 1 scorza di limone (tritata)

Preparazione

In una bacinella mettere tutte le farine , aggiungere il cremor tartaro setacciato e la scorza di limone tritata e rimescolare bene. Nel frullatore versare olio e malto (o miele) ed emulsionare.    Versare  quindi le farine ed impastare (si può fare ovviamente anche a mano .   Eventualmente aggiungere poca acqua o latte vegetale 15-20 gr ) .  Non deve essere troppo umida per non dover aggiungere ancora farina.  L’impasto deve risultare elastico e non appicicaticcio.    Far riposare in frigo per un’oretta avvolta nella pellicola trasparente.     Stendere la pasta con un mattarello di legno fino ad ottenere uno spessore di pochi mm. Preparare i biscotti e cuocerli in forno caldo a 180° C per circa 10-12 minuti.  Una volta cotti , farcirli con la marmellata senza zucchero prescelta

Barrette  cioccosoffiato

Ingredienti (per 15 porzioni)

  • 100 gr riso o farro soffiato
  • 300 gr cioccolato fondente
  • 1 cucchiaio da tavola di olio extra vergine di oliva

Preparazione

Allargare bene il riso soffiato su una teglia da forno e tostarlo 4-5 minuti o anche di più se lo ritenete necessario ,  a 150°C  ventilato.  Il chicco deve asciugarsi e non essere più molliccio.  Sciogliere  il cioccolato fondente con la cucchiaiata di olio a bagnomaria . Mentre è ancora caldo, unire il cereale e mescolare bene con delicatezza.   Foderare una teglia con carta forno, quindi versare il composto.  Ricoprire con un altro foglio di carta forno e comprimere il più possibile aiutandovi con le mani.    Una volta livellato bene, togliere con delicatezza il foglio di carta forno e lasciare raffreddare un’oretta in frigo.    Tagliare il riso a barrette con un lungo coltello dalla lama riscaldata (immergendola nell’acqua calda).

Infuso alla mela

Ingredienti 

  • 1 litro Succo di mela limpido
  • ½ Litro di acqua naturale
  • scorza e succo di 1 limone bio
  • stecca di cannella
  • noce moscata
  • pezzetto di zenzero fresco
  • chiodi di garofano
  • anice stellato

Preparazione

Scaldare la bevanda (succo + acqua) ,  con le spezie in infusione . Spegnere , lasciando ancora in infusione le spezie. Quando si desidera servire, filtrare l’infuso.


Maionese senza uova e latticini

Ingredienti (per circa 500 gr di maionese)

  • 200 ml di latte di soia al naturale non dolcificato
  • succo di 1 limone
  • 1 cucchiaino di senape
  • 300 ml di olio extra vergine di oliva
  • sale


Preparazione

Versare il latte di soia e il limone nel frullatore e accenderlo sulla velocità minima lasciandolo scoperto.   Io ho utilizzato il minipiner a velocità minima.   Versare a filo parte dell’olio. Questa parte è molto importante perché se si vuole che la maionese riesca bene, è fondamentale continuare a frullare, versando l’olio molto , molto lentamente .   Poi unire la senape e il pizzico di sale, l’olio restante sempre a filo e frullare ancora un paio di minuti.    La quantità degli ingredienti usati per aromatizzarla è indicativa: va assaggiata  per regolare il sapore secondo i propri gusti personali.      Siccome questa ricetta  non richiede un uso troppo abbondante di olio, la maionese ottenuta va utilizzata in giornata.   
Noi , a casa, abbiamo notato che il giorno dopo si era un po’ “ammollata”” rilasciando un po’ di liquido.  Dopo una vigorosa mescolata, l’abbiamo utilizzata ugualmente per poi finirla.
Per colorarla, la ricetta prevede che il quantitativo ottenuto venga diviso in 4 parti.   
Verde:  10 foglie di prezzemolo
Rossa: 2 fette di barbabietola già lessata
Rosa:  3 cucchiai di polpa di pomodoro
Gialla: ½ cucchiaino di curcuma , una spezie indiana che si trova anche nel curry e ha grandi proprietà antiinfiammatorie e antitumorali.
Ovviamente sempre a seconda dei gusti personali, potete aumentare o diminuire queste dosi.