A cena con Raff - Filetto Di Tonno Massaggiato Con Dijonnaise Su Letto Di Zucchine Grigliate

Ingredienti (per 4 persone)


  • gr 800 (circa) di filetto di tonno
  • sale e  pepe q.b.
  • olio di oliva q.b.
  • n. 2 o 3 zucchine 
  • trito di erbe fine (menta, basilico, maggiorana, prezzemolo) q.b.


Per la salsa dijonnaise

  • n.3 uova (solo rossi)
  • 3 dl (circa) di olio di arachidi
  • 1 o 2 cucchiai di vino bianco secco  
  • qualche cucchiaio di senape di dijone (a piacere)


Preparazione

Prepariamo la salsa dijonnaise mettendo in una terrina 3 rossi d'uovo con un goccino di vino bianco. Cominciamo ad incorporare l'olio di arachidi a filo con una frusta. 
E' importante girare continuamente il composto ed  inserire l'olio lentamente per far si che sia assorbito ben bene dai rossi. Una volta terminata la quantità di olio continuare a girare il composto finché non si presenta omogeneo e della giusta densità desiderata. Avremo cosi creato la famosa maionese, che fungerà da salsa base per la dijonnaise.
Incorporiamo poi alla salsa maionese qualche cucchiaio di senape di dijone. La proporzione tra maionese e senape va un po' a piacere a seconda del proprio gusto personale, nonché del grado di piccantezza e del retrogusto di senape che si vuole ottenere.
con questa salsa (diventata dijonnaise) andiamo a ricoprire completamente e a massaggiare il trancio di tonno intero. Si consiglia di lasciarlo riposare almeno una decina di minuti prima della cottura.
Nel frattempo, a parte, andiamo a tagliare a fette le zucchine per poi passarle sulla griglia e posizionarle su un piatto con un filo di olio crudo e.v. , un pizzico di sale e una spolverata di prezzemolo fresco.
Prima di cuocere il filetto tagliamo dei medaglioni spessi (min. 2-3 cm.) , li ricopriamo completamente di salsa dijonnaise e li rotoliamo sulle erbe finemente tritate.
Mettiamo sul fuoco vivace una padella antiaderente, facciamola scaldare molto bene, dopodiché cuociamo i medaglioni cercando di lasciarli al sangue e girandoli una sola volta durante la cottura.
Il fuoco vivace servirà a creare una crosta esterna dei medaglioni che manterrà tutto il sapore all'interno, la morbidezza e le caratteristiche nutritive del filetto. La cottura sarà velocissima e il medaglione verrà servito sul letto di zucchine grigliate, tagliato a fette come una tagliata di manzo, e finita con un filo di olio di oliva e.v.
Un piatto veloce che lascia una grande soddisfazione al palato e alla vista, ideale per una cena leggera ma ricca di gusto.

A cena con Raff -Tagliatelle Alla Curcuma Con Ragu' Di Tonno E Sarde

Ingredienti (per 4/6 persone)


per la pasta

  • n. 4 uova
  • 200 gr farina di grano duro
  • 200 gr di semolino
  • 20 gr (circa) di curcuma


per il ragù

  • olio di oliva evo q.b.
  • 1 scalogno
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
  • qualche pomodorino fresco (a piacere per decorare e dare freschezza)
  • 300 gr circa di filetto di tonno 
  • una decina di sarde fresche eviscerate e deliscate
  • erbe varie:  menta, basilico, maggiorana, prezzemolo
  • peperoncino fresco tritato (a piacere) 
  • sale e pepe q.b.


Preparazione

Con le dosi consigliate abbiamo preparato la pasta con il solito metodo della farina miscelata a fontana addizionata della curcuma. 
Le tagliatelle le abbiamo tagliate a mano arrotolando la pasta assottigliata e utilizzando semplicemente un coltello da cucina. 
Per il ragù:
in una pentola larga fare un fondo di olio di oliva e.v. con un pò di scalogno tritato (o a giulienne molto sottile se preferite), peperoncino fresco (se vi va) e uno spicchio di aglio in camicia. 
rosolare un po' e inserire: qualche pomodorino fresco tagliato in quarti, il filetto di tonno e le sarde precedentemente tagliati a tocchetti. Rosolare velocemente , sfumare con un po' di vino bianco secco e spolverare con il famoso trito di erbe.  Aggiungere sale e pepe. 
Una volta che abbiamo cotto la pasta la saltiamo velocemente nel suo ragù a fuoco alto. Abbondiamo con filo di olio di oliva e.v. per ammorbidire e arricchire. Un'altra spolverata di prezzemolo fresco per la vista e per il palato di certo non guasterà.
Bello da vedere, buono da mangiare.














A cena con Raff - Millefoglie Di Tonno Marinato E Melanzane

Ingredienti (per 4 persone con porzioni da antipasto)


  • olio di oliva extra vergine q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • filetto di tonno gr 250 circa
  • n.1 melanzana media
  • erbe varie:  menta, basilico, maggiorana, prezzemolo
  • 200 gr di pomodorini datterini dolci


Preparazione

Per cominciare è necessario marinare il filetto di tonno assieme alle erbe. Tagliare quindi quest'ultimo a fette molto sottili (meglio utilizzare l'affettatrice sia per motivi di precisione che di sicurezza).
In un piatto largo o vassoio andiamo a stendere le fette di tonno con abbondante olio di oliva e.v. , un pizzico di sale e pepe e con un trito fine di  erbe varie (menta, basilico, maggiorana, prezzemolo). Continuare a strati nello stesso identico modo fino ad esaurirne la quantità . Coprire ermeticamente con la pellicola e lasciare marinare per almeno un' ora. 
Se abbiamo la possibilità di prepararlo la sera prima tanto meglio.
Passiamo poi alla preparazione della melanzana che taglieremo a fette spesse almeno 1/2 centimetro che andranno successivamente grigliate.
Una volta terminata la marinatura del tonno andiamo a preparare la millefoglie inserendo in contenitori di alluminio (tipo stampo da crème caramel) precedentemente oliati strati di fette di melanzane alternate a fette di tonno marinato fino a riempire lo stampino. Copriamo il contenitore con la pellicola e lasciamo compattare la millefoglie per una decina di minuti almeno. 
Quando vorremo servirlo basterà togliere la pellicola e girare sottosopra lo stampino direttamente in centro piatto. La millefoglie si staccherà da se creando un piccolo, grazioso timballo.
Possiamo decorare con qualche pomodorino dolce tagliato in quarti ed un filo d'olio e.v. a crudo per completare l'opera e dare maggior freschezza al piatto.
L'effetto ottico sarà esaltante e l'accostamento dei sapori molto raffinato, ideale per un aperitivo esclusivo o come antipasto di apertura in una cena a base di pesce e non solo.


















A cena con Raff - Il tonno

Il tonno è un pesce che si presta molto bene in cucina, sia per preparazioni veloci che per piatti più ricercati e qualitativamente elevati. L'utilizzo di questo straordinario prodotto è tipico delle tradizioni culinarie legate alla cucina ittica mediterranea.
Negli ultimi secoli il tonno è stato tra i prodotti più utilizzati nell'industria del cibo. Questo ne ha un po' deturpato l'immagine dandogli una collocazione più bassa nel mondo gastronomico.

Oggi , anche grazie alle nuove spinte culturali e modaiole d'oriente (es. Cucina giapponese), si sta riscoprendo questo pesce antico valorizzandone le sue caratteristiche nutritive e gastronomiche.
In effetti stiamo parlando di una carne tenere, delicata ma con un gusto deciso, capace di soddisfare i palati più raffinati. Oltre a questo è importante sottolineare le ottime caratteristiche nutritive che il tonno ci fornisce; Quest'ultimo è infatti un ottimo concentrato di proteine, sali minerali (ferro, selenio e fosforo), vitamina A e lipidi che apportano un elevato contenuto di omega 3.

con queste tre ricette lo Chef ha voluto farci capire come può risultare semplice cucinare il tonno diversificandone l'impiego e creando dei piatti succulenti, facili da preparare senza impiegare troppe, e diverse, materie prime. Utilizzando quindi la stessa carne (nel nostro caso il filetto intero del tonno) e creando un'unica linea di cucina abbiamo creato un menu' completo senza troppi intoppi e con un po' di classe in più, senza strafare.

N.B. Nelle tre ricette proposte , oltre alla carne del filetto di tonno, abbiamo in comune un trito di erbe che viene ripreso in tutte e tre le preparazioni.

Se si vuol quindi proporre il menù completo è fortemente consigliato considerare la quantità totale del trito necessario e i diversi tagli del tonno ai fini delle diverse ricette. 

Couve refogada (Cavolo nero o bietole stuffate)

La "couve" è uno dei contorni della "feijoada", ma viene anche mangiata nel quotidiano con tanti altri abbinamenti. La "couve-manteiga" non si trova ancora in Italia ma può essere egregiamente sostituita con il cavolo neroo anche le bietole, dal sapore molto simile.
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • 750 gr di cavolo nero o bietole
  • ½ cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 cucchiai di olio di oliva
  • sale

Preparazione

Lavare, eliminare il gambo della "couve" o la parte più grossa del gambo del cavolo.
Unire le foglie, arrotolare e tagliare a strisce molto fine. 
Soffriggere la cipolla ben tritata con l'aglio pestato nell'olio. 
Aggiungere la verdura, salare e lasciar cuocere con il coperchio finché sia morbida, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario.

A cena con Carlo - Banana a milanesa (Banana ala milanese)

Questo è un ottimo contorno per grande parte dei piatti brasiliani e per la "feijoada" in particolare. Il contrasto tra la crostina croccante e salata con la banana morbida e dolciastra all'interno rispecchia molto bene il piacere di mangiare dolce e salato insieme, molto diffuso in Brasile.
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • 1 banana per persona
  • farina 00
  • uova
  • sale
  • pane grattugiato

Preparazione

Sbucciare le banane e, a piacere, tagliare a tronchetti. 
Impanare passando nella farina 00, nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale e nel pane grattugiato. 
Friggere in abbondante olio di mais caldo poche unità alla volta, per non abbassare la temperatura dell'olio. La temperatura è giusta quando immergendovi uno stuzzicadenti si formano minuscole bollicine attorno ad esse. 
Far asciugare su carta assorbente e servire calda.

A cena con Carlo - Farofa (Farina di mandioca)

La "farofa" è un contorno tipico brasiliano a base di farina di manioca condita, a volte molto asciutta, che va preparata in una infinità di modi. Le dosi proposte sotto sono soltanto indicative. La "farofa" è una preparazione generosa, la potete preparare con gli ingredienti e il tempo che avete a disposizione e viene sempre buona!
Si usa dire "está fazendo farofa" o "farofeiro" quando una persona sparge briciole mentre mangia, "come le galline". 
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

"Farofa" per la "feijoada"

Ingredienti


  • 2 cipolle
  • 2 spicchi d'aglio
  • 100 g di burro o strutto
  • prezzemolo tritato
  • 500 g di “farinha de mandioca torrada”
  • sale e pepe a piacere


Preparazione 

Soffriggere 2 cipolle e 2 spicchi d'aglio ben tritati in 100 g di burro o strutto. 
Aggiungere abbondante prezzemolo tritato e 500 g di “farinha de mandioca torrada”, lasciando soltanto scaldare. 
Aggiustare di sale e pepe. 
Deve rimanere soffice e asciutta. 


Farofa per accompagnare carne ai ferri o arrosti

Ingredienti


  • 150 gr di pancetta affumicata a dadini
  • 150 gr di burro, strutto e olio
  • 1 cipolla tritata
  • 1 spicchio d’aglio tritato
  • 1 mela o 1 banana a dadini, a piacere
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 500 gr di farinha de mandioca torrada
  • uova soda a pezzettini, a piacere
  • olive tritate, a piacere
  • sale e pepe


Preparazione

Soffriggere la pancetta a dadini nel grasso. 
Unire la cipolla e lo spicchio d’aglio tritati e cuocere per 1 minuto. 
Aggiungere il prezzemolo e la mela o banana tritata, che danno umidità e morbidezza al piatto. Soffriggere finché sia tutto morbido. 
Condire con sale e pepe. 
Aggiungere la "farinha di mandioca torrada" un po' alla volta, e farla soltanto scaldare. 
In ultimo aggiungere olive e uova sode a pezzettini. 
Se è troppo asciutta aggiungere un po’ di burro sciolto. 

A cena con Carlo - Arroz branco (Riso bianco)

Il riso è stato introdotto in Brasile dai portoghesi che probabilmente hanno imparato ad utilizzarlo in oriente. È il contorno più diffuso e, abbinato ai fagioli neri, è diventando un piatto nazionale: "arroz com feijão". È uno dei contorni della "feijoada".
Con gli avanzi di riso si possono fare "crocchette di riso" e "riso al forno".
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • 500 g di riso tipo "Basmati"
  • ½ cipolla tritata
  • 1 spicchio d'aglio tritato, a piacere
  • 2 cucchiai di olio di mais
  • sale
  • 800 ml di acqua bollente, all'incirca

Procedimento

Lavare il riso più volte finché l'acqua non diventa trasparente. 
Soffriggere la cipolla e l'aglio ben tritati nell'olio di mais. 
Aggiungere il riso lavato e scolato, salare e soffriggere per un minuto. 
Aggiungere quasi tutta l'acqua bollente, mescolare per l'ultima volta e coprire. 
Cuocere a fuoco basso per circa 8 minuti e, quando l'acqua si è asciugata, controllare se è cotto. Se necessario aggiungere un po' d'acqua e lasciar cuocere ancora 1 o 2 minuti. 
Spegnere il gas e lasciar riposare coperto per 10 minuti, così i chicchi restano consistenti e ben separati.
Dose per 6 - 8 persone (60 a 80 g per persona).

A cena con Carlo - Mandioca frita

La manioca, originaria della regione amazzonica, era la base della alimentazione degli índios ed è tuttora un'importante risorsa per la popolazione del nord e nordest del Brasile. In Italia arriva una l’eccellente manioca, avvolta in un sottile velo di paraffina. 
In questa versione lessata e fritta a bastoncino la "mandioca" esprime il meglio di sé: saporita ma delicata, croccante fuori e cremosa all'interno.
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • mandioca
  • sale
  • olio di mais per friggere


Preparazione

Tagliare la “mandioca” a tronchetti di circa 5 cm.
Sbucciare togliendo prima la sottile buccia nera e poi la corteccia bianca.
Lavare e cuocere in acqua salata finché sia morbida.
Tagliare i tronchetti a spicchi ed eliminare il cordone centrale.
Friggere in abbondante olio di mais caldo finché diventa dorata e croccante. Far asciugare su carta assorbente.
Servire subito, non va riscaldata.

A cena con Carlo - Feijoada (Fagiolata)

Della “feijoada” brasiliana non c’è soltanto una ricetta, ma più di una per ogni regione, ed è un pasto completo perché i fagioli in umido vengono sempre serviti con tanti accompagnamenti come il riso bianco, la "couve", la "farofa" o la “farinha de mandioca” in pureza e pezzettini d’arancia. 
Come antipasto sono molto adatti “pão de queijo” e “mandioca frita”, con “caipirinha” e birra molto fredda. Alla fine ci vuole un dessert dolce e fresco per “sgrassare”, come una mousse, un budino o un gelato.
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • 1Kg di fagioli neri
  • 2 cipolle
  • 4 spicchi d’aglio
  • 1 foglia d’alloro
  • olio di semi
  • 1 kg di carne di maiale (lonza, coppa, coscia)
  • ½ Kg di salsiccia
  • ½ kg di costine di maiale
  • ½ kg di carne di manzo ( spalla o punta di petto)
  • 500 g di bacon
  • 1 osso di prosciutto
  • orecchio, piedino, naso, lingua, coda e cotenna di maiale a piacere

Preparazione

Lasciare i fagioli lavati ad ammollo il giorno prima o almeno un paio di ore prima della cottura. 

Cuocere con il coperchio a fuoco medio in abbondante acqua. 
Soffriggere la cipolla e l’aglio tritati in poco olio con l’alloro e mettere da parte. 
Tagliare le carni a pezzi di 3 - 4 cm (tranne le salamelle) e cuocerle con poco olio, a pentola coperta e fuoco basso. Dato che le carni hanno tempi di cottura diversi si possono cucinare separatamente. 
Quando i fagioli sono cotti unire il soffritto di cipolle, le salamelle crude, le carne cotte e lasciar bollire per almeno 1 ora, fino a ottenere un brodo denso. Se necessario schiacciare con una forchetta un mestolo di fagioli per addensare il brodo. 
Aggiustare il sale. 
È più buona il giorno dopo e può essere surgelata.

Questa ricetta è per 10 persone e deve essere accompagnata da 1 Kg di "arroz branco" (riso), 1 Kg di "couve" (cavolo), ½ Kg di "farofa", 1 Kg di arancia o 10 banane alla milanese.

A cena con Carlo - Pão de queijo (Pane di formaggio)

Il "pão de queijo" è una ricetta nata a Minas Gerais e diffusa in tutto il Brasile, ormai conosciuta e apprezzata anche in altre parti del mondo. 
L'invenzione di questo stuzzichino risale al XVIII secolo, durante la colonizzazione della regione centrale del paese. In questo periodo, a causa della difficoltà di approvvigionamento dei prodotti importati, tra cui il grano, i colonizzatori hanno imparato con la cucina degli índios a utilizzare prodotti locali come la “mandioca”, una radice a tubero molto nutriente e versatile, che può essere consumata cotta, fritta, come farina o fecola e anche come bevanda. La fecola di manioca, conosciuta come "polvilho", viene utilizzata come addensante al posto della fecola di patate e dell'amido di mais.

Fonte:  Mônica Chaves Abdala, "Sabores da tradição" in "Revista do Arquivo Público Mineiro" Ano XLII, n°2, 2006. Consultato il 24.11.2014
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti


  • 500 g di polvilho doce o polvilho azedo
  • 250 ml di latte
  • 125 ml di acqua
  • 125 ml di olio di mais
  • 1 cucchiaino di sale
  • 2 uova piccole
  • 150 g di parmigiano grattugiato


Preparazione

Portare a ebollizione i liquidi (latte, acqua, olio) con il sale. 
Versare i liquidi bollenti sul “polvilho” in una ciotola capiente. 
Mescolare con 1 cucchiaio per far assorbire i liquidi. 
Quando si intiepidisce amalgamare le uova e il formaggio, lavorando bene con le mani sul piano di lavoro fino ad ottenere un impasto gommoso che si stacchi dalle mani. 
Con una spatola staccare porzioni d'impasto e fare dei cordoni. 
Tagliare piccole porzioni come nella preparazione degli gnocchi e formare palline con le mani. 
Cuocere in forno a 200°C finché sotto i panini si forma una crosticina dorata mentre l’interno rimane gommoso. 
Servire calde appena sfornate, ma possono anche essere riscaldate al forno. 
L’impasto può essere surgelato modellato o a panetti. I panini già surgelati possono essere portati in forno senza scongelare. 
Palline piccole sono ottime come stuzzichino e per la merenda o per un buffet informale si possono fare panini più grossi da farcire, a piacere, con salumi o formaggi.

A cena con Carlo - Batida de cocco e Caipirinha

Batida de cocco

La "batida de coco" è uno dei rinomati aperitivi a base di "pinga" e latte concentrato zuccherato. Può essere preparata in anticipo e si conserva a lungo preferibilmente in frigorifero. Viene servita con ghiaccio come aperitivo o pura, come digestivo.  
Una bottiglia di “batida” può essere un gradito pensiero da portare a cena a casa di amici.

Ingredienti

  • 200 ml di latte di cocco
  • 300 ml di latte concentrato zuccherato (1 lattina)
  • 300 ml di pinga o vodka

Preparazione

Frullare gli ingredienti, imbottigliare e conservare in frigorifero. Prima di servire agitare la bottiglia. 
Servire in bicchieri bassi con ghiaccio tritato come aperitivo, e in piccoli calici come digestivo.

Caipirinha

“Caipirinha” è il diminutivo di “caipira”, che designa colui che abita in campagna. Non è documentato che abbia preso questo nome dal posto dove è stata inventata, ma è certo che oggi la “caipirinha” è internazionalmente conosciuta e non ha bisogno di presentazione.
La "caipirinha" è stata ufficialmente riconosciuta in Brasile con il Decreto n° 2.314 del 1997. Oggi è in vigore il Decreto nº 6.871 del 4 giugno 2009, che stabilisce che "La bevanda ... con gradazione alcolica compresa tra quindici e trentasei per cento in volume, ... elaborata con "cachaça", lime e zucchero, potrà essere denominata "caipirinha" ...", e che è una bevanda tipica brasiliana. 
La “caipirinha” preparata con vodka viene chiamata “caipiroska”.

Ingredienti

  • 1 lime
  • 1 o 2 cucchiai di zucchero
  • ½ bicchiere di cachaça o vodka
  • ghiaccio in cubetti

Preparazione

Lavare e toglierela pelle al limone e tagliarlo a piccoli pezzi.  
Pestare il limone con lo zucchero in un bicchiere grande e aggiungere la “cachaça” e il ghiaccio.  
Coprire con un altro bicchiere, agitare e versare in un bicchiere largo e basso, con il limone e il ghiaccio. Servire subito.

A cena con Carlo - La storia della “Feijoada” e sue origini europea

Nella gastronomia è molto comune l’incertezza sull'origine di prodotti, piatti e tecniche. Piatti con storie incerte, confuse, mescolate e sbagliate a causa della diffusione di leggende e miti sono molto comuni. La ‘Feijoada’ è un grande esempio di ciò che intendiamo.

Conosciuto erroneamente come un piatto del Brasile, presente settimanalmente sulle tavole brasiliane, la “Feijoada” è senza dubbio uno dei piatti più famosi che si mangia in Brasile.In Brasile avendo una cucina molto regionale, abbiamo alcune variazioni dela “Feijoada” a secondo dela regione dove ci troviamo.
Quello che tutti sanno, ma non è giusto, è che la” Feijoada” è stato creato nei quartieri degli schiavi, con avanzi di carne lasciati dai nobili portoghesi. Queste partiti considerate meno nobili del maiale, come la coda, le orecchie,la lingua e i piede, sono e sempre saranno state parti nobile per gli europei, escludendo qualsiasi possibilità di essere date agli schiavi come alimentano. Diverse registrazioni storiche hanno dimostrato che gli schiavi si alimentavano solo di farina e acqua, e difficilmente avevano accesso alla carne.
Vi è in Europa fin dall'antichità, un piatto che varia da regione a regione, ma sempre basato sulla miscela di diversi tipi di carne e verdure, come la "Cassoulet" in Francia, il tradizionale “Cozido” in Portogallo, la "Casoeula" in Italia e "Puchero" in Spagna. I portoghesi sono responsabili per aver portato in Brasile, la tecnica e la combinazione di cuocere le carni misturate e nel corso del tempo, con l'evoluzione dei costumi, sono stati aggiunti i fagioli neri, creando così la “Feijoada”.

Il fagiolo nero è di origine sudamericana, e faceva parte della dieta degli Indiani nativi. Prima dell'arrivo dei portoghesi in Brasile, erano già conosciute in Europa diverse varietà di fagioli, ed era comune utilizzarle nella preparazione di questi piatti, come ad esempio l'uso di fagioli bianchi in "Cassoulet". Pertanto, la “Feijoada” non è di origine brasiliana, ma una evoluzione e adattazione di uma ricetta della cultura europea. I contorni come riso, farofa, cavolo, arancia, ciccioli, ecc, sono stati aggiunti al piatto molto più tardi.

In Brasile, il modo di fare “feijoada” varia tra gli stati. Alcuni usano fagioli borlotti invece di fagioli neri, altri preferiscono l'uso di carne fresca, invece di carni secche o sotto sale.Di sicuro c’è che é stato creato nel Brasile una cultura del mangiare “Feijoada”, ed è ormai quasi un consenso tra tutta la popolazione, visto che ad esempio in San Paolo, nei ristoranti tipici tutti i mercoledi e sabato é comune trovarla nei menú.

A cena col Gallo - Spezzatino alla Guinnes

Ingredienti


  • 2 kg di carne di manzo non troppo magra
  • 1 cipolla
  • 2 carote
  • 100 gr di pancetta affumicata
  • 2 lattine di guinness
  • rosmarino, alloro, erba cipollina q.b
  • farina q.b
  • 100 gr di burro
  • 1 pagnotta di pane toscano
  • olio di oliva q.b
  • sale e pepe q.b.


Preparazione

Pulite la carne dal grasso in eccesso e tagliatela a cubetti di 2 cm circa e infarinatela bene. In una padella fate rosolare in olio di oliva e burro le erbe aromatiche tritate grossolanamente e la pancetta affumicata tagliata a cubetti piccoli di 1 cm circa
Aggiungere poi la carne e cuocere a fuoco alto per qualche minuto. Regolate di sale e pepe e aggiungete la cipolla tagliata e le carote tagliata a rondelle spesse 2-3 mm. Bagnate il tutto con la birra, coprite la padella e cuocete a fuoco alto mescolando di tanto in tanto per alcuni minuti. Quando  lo spezzatino avrà preso il bollore continuate la cottura a fuoco medio-basso per quasi un ora. ( per una cottura ottimale lo spezzatino va cotto dall’inizio alla fine a fuoco basso per circa 3-4 ore) servite molto caldo con fette di pane toscano.

A cena col Gallo - Risotto alle verdure mantecato alla birra chiara

Ingredienti (per 10 persone)


  • 700 gr di risotto vialone nano
  • 1 cipolla
  • olio di oliva extra vergine q.b 
  • 100 gr di burro
  • 100 ml di panna liquida
  • 100 gr di formaggio grattugiato
  • 1 zucchina
  • 1 peperone rosso
  • 1 carota
  • 3 bottiglie da 33 cl di birra chiara
  • 1 dado vegetale (o di carne) per il brodo


Preparazione

Mettete sul fuoco circa 4 lt di acqua e il dado per fare il brodo. A parte, in una padella capiente fate rosolare la cipolla tritata con metà burro e un filo d’olio d’oliva, aggiungete il riso e fate tostare a fuoco alto per 2-3 minuti. Bagnate con una bottiglia di birra e continuate la cottura del riso aggiungendo il brodo poco alla volta, sempre a fuoco alto.
In un’altra padella fate cuocere la zucchina e il peperone, precedentemente tagliati a cubetti di circa 5 mm, a fuoco vivace con un filo d’olio per circa 5-10 minuti. Aggiungete le verdure al riso circa a metà cottura e fatele cuocere con esso.
Al termine regolare con sale, pepe e formaggio. Aggiungere il burro restante e mescolate a fuoco spento. Prima del servizio bagnare il risotto con un birra chiara a piacimento, mescolare e servire caldo.


A cena col Gallo - Sformato di patate e cipolle con ristretto di birra rossa

Ingredienti (per 10 persone)

  • 2 kg patate 
  • 2 cipolle
  • 33 cl di birra chiara
  • 33 cl di birra rossa
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 100 gr di formaggio parmigiano reggiano grattugiato
  • olio di oliva q.b
  • sale e pepe q.b

Preparazione

Pelate e tagliate a fette sottili le patate, poi cuocetele in abbondante acqua salata per 10 minuti. 
A parte, in una padella,  fate rosolare le cipolle tagliate sottili (come le patate)  con un filo d’olio.
A cottura ultimata aggiungere le patate scolate alle cipolle, bagnare con la birra chiara e cuocere per 5 minuti a fuoco vivo, regolando di sale e pepe. Versare il tutto in una teglia da forno, spolverare con il formaggio a cuocere in forno a 200 gradi per dieci minuti. 
Mente il tutto cuoce versate la birra rossa in un pentolino con un cucchiaio di zucchero a fate restringere della metà  la birra a fuoco basso mescolando frequentemente.
Servite lo sformato caldo nel piatto con qualche goccia del ristretto di birra rossa.

La cucina irlandese - A cena con Matteo Galli

Se volete provare la cucina Irlandese, non c'è posto migliore di un buon pub.
La maggior parte dei pub Irlandesi, infatti, offrono anche servizio di ristorazione e servono i piatti tipici della tradizione locale. La cucina Irlandese è molto semplice e gli ingredienti principali sono i prodotti genuini di questa terra, ricca di pascoli, zone costiere e corsi d'acqua. Molto conosciuti e apprezzati dai buongustai sono gli scampi della baia di Dublino e le ostriche di Galway.
La cucina Irlandese è rinomata per la freschezza e l'ottima qualità degli ingredienti. La maggior parte dei piatti Irlandesi non contiene erbe aromatiche e spezie, ma solamente sale e pepe: normalmente le pietanze sono servite senza salse di contorno, proprio per esaltare il sapore degli ingredienti genuini che vengono utilizzati.

In Irlanda potrete gustare una grande varietà di pesce fresco e di crostacei, delle ottime ostriche e dell'eccellente salmone ad un prezzo più che ragionevole. Per quanto riguarda la carne invece, i verdi pascoli Irlandesi offrono degli ottimi tagli di agnello, manzo e maiale.
Anche il pane e i dolci hanno un ruolo importante nella cultura culinaria Irlandese. Il famoso soda bread, un pane dalla crosta croccante fatto con farina e latticello, è un tipico prodotto Irlandese assolutamente da provare.

Le patate...

Le patate sono un ingrediente onnipresente nella cucina Irlandese. Introdotte in Irlanda alla fine del 1500, sono diventate nel corso degli anni l'alimento principale della popolazione dell'isola, addirittura più importanti dei latticini e dei prodotti caseari.
 Ma verso il 1845 questa dipendenza dalla coltivazione delle patate si rivelò una catastrofe per gli Irlandesi. Si diffuse infatti un fungo che colpiva le patate rendendole inutilizzabili. Nel giro di soli due anni, i due terzi del raccolto andarono distrutti. Iniziarono così i tristi anni delle Great Famine, la Grande Carestia, che uccise più di un milione di persone e spinse più di due milioni di Irlandesi a lasciare il Paese per emigrare all'estero, soprattutto negli Stati Uniti. . Non appena il fungo fu debellato, le patate tornarono ad essere l'alimento principale delle dieta Irlandese.
 Nel 2001 l'irlanda è stata la nazione al mondo che ha consumato la maggior quantità di patate.

Il Breakfast...

Colazione Irlandese:  conosciuta anche come "Full Irish Breakfast" questo  piatto è una vera tradizione in tutta l'Irlanda e vi verrà proposto in ogni pub, bed and breakfast, guesthouse o hotel Irlandese.
 Ci sono molte varianti della ricetta base, ma fondalmente gli ingredienti di base sono: bacon Irlandese a  fette (si chiama "rasher" ed è diverso dalla nostra pancetta) - salsicce Irlandesi (sausages) - uova  - pane tostato - té, succo d'arancia.
 Gli ingredienti vengono cotti lentamente e a fuoco basso. A questi a volte si aggiungono anche pudding nero o bianco e pomodoro a fette appena passato in padella. Spesso la colazione Irlandese è accompagnata dal "brown bread" (pane nero) oppure dal "soda bread", un ottimo pane soffice che si adatta ad accompagnare pietanze sia dolci che salate.
Una cosa è certa: una colazione Irlandese non vi deluderà e vi farà sentire sazi per molte ore, soprattutto nelle piovose giornate autunnali!
Una precisazione è però d'obbligo: Gli Irlandesi non fanno colazione così tutti i giorni! Di solito la Full Irish breakfast è la colazione della domenica o delle festività, in realtà molti di loro si limitano ad una tazza di tè o caffè accompagnata da pane tostato e marmellata o cereali. Noi vi consigliamo di provare questo piatto, ottimo per iniziare la giornata e per non sentire i morsi della fame fino al pomeriggio... ma non esagerate abbuffandovi tutti i giorni, il vostro fegato e le vostre arterie ve ne saranno grati!



Alcuni piatti famosi...


Soda bread

E'  un tipo di pane dal gusto unico, provate a farlo a casa seguendo questa semplice e veloce ricetta.
Ingredienti 
  • 170g di farina integrale
  • 170g di farina 00
  • ½ cucchiaino di sale
  • ½ cucchiaino di zucchero 
  • ½  cucchiaino di bicarbonato
  • 290ml di latticello (o yogurt naturale)
Preparazione

Preriscaldate il forno a 200 °C. Mescolate gli ingredienti secchi in una ciotola, fate un incavo nel centro e versate il latticello. Mescolate velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo che disporrete su una teglia ricoperta con della carta forno. Intagliate nel mezzo una croce con un coltello  e cuocete in forno per circa 30 minuti. Per sapere se il pane è cotto, battete sul fondo con il pugno. Se "suona vuoto", il pane è pronto. Lasciate raffreddare su una griglia prima di servire.

Irish stew

E' un altro piatto tradizionale Irlandese le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Anche di questo piatto esistono numerose ricette e anche in questo caso gli ingredienti base restano fondamentalmente gli stessi. Ecco l'occorrente per 4 persone.

    Ingredienti 

    • 2 grosse cipolle
    • 4 carote
    • carne d'agnello (o di manzo) 
    • 8 grosse patate
    • sedano, sale e pepe, brodo di carne

    Ottimo in tutte le stagioni, viene servito in quasi tutti i pub accompagnato dall'immancabile pinta di Guinness. Non potrete tornare a casa senza aver provato questo piatto. Nelle foto: due versioni di questo nutriente piatto unico.

    Irish potato soup

    Questo è un piatto povero ma molto gustoso, adatto alle umide giornate di pioggia.
    In molte famiglie viene preparato la mattina e servito la sera. Gli ingredienti di questa zuppa sono: sedano, patate, latte, acqua, farina, porro e prezzemolo. Gli ingredienti vengono tutti tagliati a pezzettini molto piccoli e fatti cuocere lentamente a fuoco basso.Il risultato è una zuppa cremosa e molto saporita che viene servita caldissima.

    Irish bacon and cabbage

    E' un classico della cucina Irlandese. Piatto a base di cavolo e bacon stufati con aggiunta di chiodi di garofano. Viene anche servito accompagnato da un contorno di patate cotte con la buccia e servite a parte.

    Dublin coddle

    Molto popolare nella capitale Irlandese, questo piatto è a base di patate, salsicce, cipolle e pancetta alternati a strati. La  preparazione di questa pietanza è abbastanza lunga, in quanto la cottura è molto lenta e richiede più di un'ora. Va servito quando è ancora fumante.

    Colcannon (in Irlandese "cál ceannann") 

    E' uno sformato a base di patate lessate, schiacciate e successivament
    e amalgamate con burro e sale a cavoli o verza lessati. Può anche contenere altri ingredienti, come latte o porro.
    Ma il colcannon non è solamente un piatto tipico della tradizione Irlandese, è anche una canzone che viene cantata solitamente dalle persone anziane per ricordare i bei tempi passati. Non è raro ascoltarla nel bel mezzo di qualche session tradizionale nei pub dell'entroterra irlandese.

    Barm Brack o Barn Brac (in Irlandese Báirín Breac)

    E' un dolce secco a impasto lievitato con uvetta e canditi che viene di solito servito con burro e accompagna il tè pomeridiano. E' il tipico dolce irlandese della festa di Halloween. Secondo la tradizione, all'interno di ogni Barm Brac veniva nascosto un anello o un altro oggetto. Trovare l'anello era, ed è ancora oggi, segno di buon augurio e di matrimonio imminente. I Barm Brac in commercio al giorno d'oggi hanno ancora  tutti al proprio interno un anello di metallo, per rispettare l'antica tradizione. Questo dolce tipico è citato nella famosa canzone di Van Morrison "A Sense of Wonder": "Pastie suppers down at Davey's chipper, gravy rings, barmbracks, wagon wheels, snowballs" e persino da James Joyce, in Dubliners: "The fire was nice and bright and on one of the side-tables were four very big barmbracks..."

    Pampepato e pasticcini ‘babbo natale’ – Ricetta di Laura Benini

    Ingredienti (per 10 pezzi da 300 gr)


    •  850 gr farina tipo 1
    •  150 gr amido di mais
    •  900 gr malto di mais o di riso
    •  300 gr cacao
    •  300 gr cioccolato fondente
    •  400 gr o più di canditi di arancia e cedro e mandorle (a piacere)
    •  20 gr spezie (chiodi di garofano e cannella) ma anche meno
    •  18 tazzine di caffe’ d’orzo molto concentrato
    •  cioccolato fondente per la copertura

    Preparazione

    Preparare il caffe’ d’orzo, porlo in una casseruola con il malto e il cioccolato e sciogliere il tutto a fiamma bassissima; preparare le polveri in una ciotola capiente: farina, amido, cacao, sale (un pizzico), spezie e versarvi i liquidi quando sono ancora caldi; cominciare ad impastare e aggiungere canditi e/o mandorle. Impastare bene tutto, soprattutto sul fondo della ciotola e lasciar riposare almeno tutta la notte. Il giorno dopo fare le forme: si controlla meglio la cottura se sono piccole, al massimo 350 g, e ovviamente tutte uguali per infornata; cuocerle su placca con carta da forno a 170 gradi per circa 30 minuti.
     Le forme dovranno seccare per un tempo proporzionale alla stagione, comunque almeno 4 gg, quando toccandole non sono più appiccicose e sono dure, sono pronte per la copertura.
     Copertura: sciogliere a bagnomaria molto dolcemente il cioccolato e ricoprire la parte superiore dei pampepati; attendere una giornata che la copertura si solidifichi e ripetere il procedimento sulla parte inferiore
     I pampepati cosi ottenuti si conservano per 2/3 mesi in sacchetti per alimenti chiusi e riposti in luogo fresco e asciutto

    Pasticcini ‘babbo natale’ 

    Ingredienti (per 30 pasticcini)


    •  300 gr cioccolato fondente
    •  5 uova
    •  150 gr burro
    •  150 gr zucchero
    •  50 gr farina

    Preparaione

    Come per la tenerina; mettere l’impasto in sac a poche e colarlo in pirottini di carta, poi in forno a 160 gradi per circa 10/15 minuti; una volta raffreddati, applicare della ghiaccia reale fredda (albume + zucchero a velo) sul fondo di un lampone per ogni pasticcino e una punta sulla cima, lasciar seccare il tutto
    gli stessi pasticcini si possono completare con spicchi di mandarino parzialmente intinti nel cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, oppure si possono fare alla zucca anziche’ al cioccolato e completare con noci o altra frutta secca sempre parzialmente intinti nel cioccolato.