Couve refogada (Cavolo nero o bietole stuffate)

La "couve" è uno dei contorni della "feijoada", ma viene anche mangiata nel quotidiano con tanti altri abbinamenti. La "couve-manteiga" non si trova ancora in Italia ma può essere egregiamente sostituita con il cavolo neroo anche le bietole, dal sapore molto simile.
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • 750 gr di cavolo nero o bietole
  • ½ cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 cucchiai di olio di oliva
  • sale

Preparazione

Lavare, eliminare il gambo della "couve" o la parte più grossa del gambo del cavolo.
Unire le foglie, arrotolare e tagliare a strisce molto fine. 
Soffriggere la cipolla ben tritata con l'aglio pestato nell'olio. 
Aggiungere la verdura, salare e lasciar cuocere con il coperchio finché sia morbida, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario.

A cena con Carlo - Banana a milanesa (Banana ala milanese)

Questo è un ottimo contorno per grande parte dei piatti brasiliani e per la "feijoada" in particolare. Il contrasto tra la crostina croccante e salata con la banana morbida e dolciastra all'interno rispecchia molto bene il piacere di mangiare dolce e salato insieme, molto diffuso in Brasile.
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • 1 banana per persona
  • farina 00
  • uova
  • sale
  • pane grattugiato

Preparazione

Sbucciare le banane e, a piacere, tagliare a tronchetti. 
Impanare passando nella farina 00, nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale e nel pane grattugiato. 
Friggere in abbondante olio di mais caldo poche unità alla volta, per non abbassare la temperatura dell'olio. La temperatura è giusta quando immergendovi uno stuzzicadenti si formano minuscole bollicine attorno ad esse. 
Far asciugare su carta assorbente e servire calda.

A cena con Carlo - Farofa (Farina di mandioca)

La "farofa" è un contorno tipico brasiliano a base di farina di manioca condita, a volte molto asciutta, che va preparata in una infinità di modi. Le dosi proposte sotto sono soltanto indicative. La "farofa" è una preparazione generosa, la potete preparare con gli ingredienti e il tempo che avete a disposizione e viene sempre buona!
Si usa dire "está fazendo farofa" o "farofeiro" quando una persona sparge briciole mentre mangia, "come le galline". 
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

"Farofa" per la "feijoada"

Ingredienti


  • 2 cipolle
  • 2 spicchi d'aglio
  • 100 g di burro o strutto
  • prezzemolo tritato
  • 500 g di “farinha de mandioca torrada”
  • sale e pepe a piacere


Preparazione 

Soffriggere 2 cipolle e 2 spicchi d'aglio ben tritati in 100 g di burro o strutto. 
Aggiungere abbondante prezzemolo tritato e 500 g di “farinha de mandioca torrada”, lasciando soltanto scaldare. 
Aggiustare di sale e pepe. 
Deve rimanere soffice e asciutta. 


Farofa per accompagnare carne ai ferri o arrosti

Ingredienti


  • 150 gr di pancetta affumicata a dadini
  • 150 gr di burro, strutto e olio
  • 1 cipolla tritata
  • 1 spicchio d’aglio tritato
  • 1 mela o 1 banana a dadini, a piacere
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 500 gr di farinha de mandioca torrada
  • uova soda a pezzettini, a piacere
  • olive tritate, a piacere
  • sale e pepe


Preparazione

Soffriggere la pancetta a dadini nel grasso. 
Unire la cipolla e lo spicchio d’aglio tritati e cuocere per 1 minuto. 
Aggiungere il prezzemolo e la mela o banana tritata, che danno umidità e morbidezza al piatto. Soffriggere finché sia tutto morbido. 
Condire con sale e pepe. 
Aggiungere la "farinha di mandioca torrada" un po' alla volta, e farla soltanto scaldare. 
In ultimo aggiungere olive e uova sode a pezzettini. 
Se è troppo asciutta aggiungere un po’ di burro sciolto. 

A cena con Carlo - Arroz branco (Riso bianco)

Il riso è stato introdotto in Brasile dai portoghesi che probabilmente hanno imparato ad utilizzarlo in oriente. È il contorno più diffuso e, abbinato ai fagioli neri, è diventando un piatto nazionale: "arroz com feijão". È uno dei contorni della "feijoada".
Con gli avanzi di riso si possono fare "crocchette di riso" e "riso al forno".
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • 500 g di riso tipo "Basmati"
  • ½ cipolla tritata
  • 1 spicchio d'aglio tritato, a piacere
  • 2 cucchiai di olio di mais
  • sale
  • 800 ml di acqua bollente, all'incirca

Procedimento

Lavare il riso più volte finché l'acqua non diventa trasparente. 
Soffriggere la cipolla e l'aglio ben tritati nell'olio di mais. 
Aggiungere il riso lavato e scolato, salare e soffriggere per un minuto. 
Aggiungere quasi tutta l'acqua bollente, mescolare per l'ultima volta e coprire. 
Cuocere a fuoco basso per circa 8 minuti e, quando l'acqua si è asciugata, controllare se è cotto. Se necessario aggiungere un po' d'acqua e lasciar cuocere ancora 1 o 2 minuti. 
Spegnere il gas e lasciar riposare coperto per 10 minuti, così i chicchi restano consistenti e ben separati.
Dose per 6 - 8 persone (60 a 80 g per persona).

A cena con Carlo - Mandioca frita

La manioca, originaria della regione amazzonica, era la base della alimentazione degli índios ed è tuttora un'importante risorsa per la popolazione del nord e nordest del Brasile. In Italia arriva una l’eccellente manioca, avvolta in un sottile velo di paraffina. 
In questa versione lessata e fritta a bastoncino la "mandioca" esprime il meglio di sé: saporita ma delicata, croccante fuori e cremosa all'interno.
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • mandioca
  • sale
  • olio di mais per friggere


Preparazione

Tagliare la “mandioca” a tronchetti di circa 5 cm.
Sbucciare togliendo prima la sottile buccia nera e poi la corteccia bianca.
Lavare e cuocere in acqua salata finché sia morbida.
Tagliare i tronchetti a spicchi ed eliminare il cordone centrale.
Friggere in abbondante olio di mais caldo finché diventa dorata e croccante. Far asciugare su carta assorbente.
Servire subito, non va riscaldata.

A cena con Carlo - Feijoada (Fagiolata)

Della “feijoada” brasiliana non c’è soltanto una ricetta, ma più di una per ogni regione, ed è un pasto completo perché i fagioli in umido vengono sempre serviti con tanti accompagnamenti come il riso bianco, la "couve", la "farofa" o la “farinha de mandioca” in pureza e pezzettini d’arancia. 
Come antipasto sono molto adatti “pão de queijo” e “mandioca frita”, con “caipirinha” e birra molto fredda. Alla fine ci vuole un dessert dolce e fresco per “sgrassare”, come una mousse, un budino o un gelato.
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti

  • 1Kg di fagioli neri
  • 2 cipolle
  • 4 spicchi d’aglio
  • 1 foglia d’alloro
  • olio di semi
  • 1 kg di carne di maiale (lonza, coppa, coscia)
  • ½ Kg di salsiccia
  • ½ kg di costine di maiale
  • ½ kg di carne di manzo ( spalla o punta di petto)
  • 500 g di bacon
  • 1 osso di prosciutto
  • orecchio, piedino, naso, lingua, coda e cotenna di maiale a piacere

Preparazione

Lasciare i fagioli lavati ad ammollo il giorno prima o almeno un paio di ore prima della cottura. 

Cuocere con il coperchio a fuoco medio in abbondante acqua. 
Soffriggere la cipolla e l’aglio tritati in poco olio con l’alloro e mettere da parte. 
Tagliare le carni a pezzi di 3 - 4 cm (tranne le salamelle) e cuocerle con poco olio, a pentola coperta e fuoco basso. Dato che le carni hanno tempi di cottura diversi si possono cucinare separatamente. 
Quando i fagioli sono cotti unire il soffritto di cipolle, le salamelle crude, le carne cotte e lasciar bollire per almeno 1 ora, fino a ottenere un brodo denso. Se necessario schiacciare con una forchetta un mestolo di fagioli per addensare il brodo. 
Aggiustare il sale. 
È più buona il giorno dopo e può essere surgelata.

Questa ricetta è per 10 persone e deve essere accompagnata da 1 Kg di "arroz branco" (riso), 1 Kg di "couve" (cavolo), ½ Kg di "farofa", 1 Kg di arancia o 10 banane alla milanese.

A cena con Carlo - Pão de queijo (Pane di formaggio)

Il "pão de queijo" è una ricetta nata a Minas Gerais e diffusa in tutto il Brasile, ormai conosciuta e apprezzata anche in altre parti del mondo. 
L'invenzione di questo stuzzichino risale al XVIII secolo, durante la colonizzazione della regione centrale del paese. In questo periodo, a causa della difficoltà di approvvigionamento dei prodotti importati, tra cui il grano, i colonizzatori hanno imparato con la cucina degli índios a utilizzare prodotti locali come la “mandioca”, una radice a tubero molto nutriente e versatile, che può essere consumata cotta, fritta, come farina o fecola e anche come bevanda. La fecola di manioca, conosciuta come "polvilho", viene utilizzata come addensante al posto della fecola di patate e dell'amido di mais.

Fonte:  Mônica Chaves Abdala, "Sabores da tradição" in "Revista do Arquivo Público Mineiro" Ano XLII, n°2, 2006. Consultato il 24.11.2014
Ricetta  di  www.saborbrasil.it

Ingredienti


  • 500 g di polvilho doce o polvilho azedo
  • 250 ml di latte
  • 125 ml di acqua
  • 125 ml di olio di mais
  • 1 cucchiaino di sale
  • 2 uova piccole
  • 150 g di parmigiano grattugiato


Preparazione

Portare a ebollizione i liquidi (latte, acqua, olio) con il sale. 
Versare i liquidi bollenti sul “polvilho” in una ciotola capiente. 
Mescolare con 1 cucchiaio per far assorbire i liquidi. 
Quando si intiepidisce amalgamare le uova e il formaggio, lavorando bene con le mani sul piano di lavoro fino ad ottenere un impasto gommoso che si stacchi dalle mani. 
Con una spatola staccare porzioni d'impasto e fare dei cordoni. 
Tagliare piccole porzioni come nella preparazione degli gnocchi e formare palline con le mani. 
Cuocere in forno a 200°C finché sotto i panini si forma una crosticina dorata mentre l’interno rimane gommoso. 
Servire calde appena sfornate, ma possono anche essere riscaldate al forno. 
L’impasto può essere surgelato modellato o a panetti. I panini già surgelati possono essere portati in forno senza scongelare. 
Palline piccole sono ottime come stuzzichino e per la merenda o per un buffet informale si possono fare panini più grossi da farcire, a piacere, con salumi o formaggi.

A cena con Carlo - Batida de cocco e Caipirinha

Batida de cocco

La "batida de coco" è uno dei rinomati aperitivi a base di "pinga" e latte concentrato zuccherato. Può essere preparata in anticipo e si conserva a lungo preferibilmente in frigorifero. Viene servita con ghiaccio come aperitivo o pura, come digestivo.  
Una bottiglia di “batida” può essere un gradito pensiero da portare a cena a casa di amici.

Ingredienti

  • 200 ml di latte di cocco
  • 300 ml di latte concentrato zuccherato (1 lattina)
  • 300 ml di pinga o vodka

Preparazione

Frullare gli ingredienti, imbottigliare e conservare in frigorifero. Prima di servire agitare la bottiglia. 
Servire in bicchieri bassi con ghiaccio tritato come aperitivo, e in piccoli calici come digestivo.

Caipirinha

“Caipirinha” è il diminutivo di “caipira”, che designa colui che abita in campagna. Non è documentato che abbia preso questo nome dal posto dove è stata inventata, ma è certo che oggi la “caipirinha” è internazionalmente conosciuta e non ha bisogno di presentazione.
La "caipirinha" è stata ufficialmente riconosciuta in Brasile con il Decreto n° 2.314 del 1997. Oggi è in vigore il Decreto nº 6.871 del 4 giugno 2009, che stabilisce che "La bevanda ... con gradazione alcolica compresa tra quindici e trentasei per cento in volume, ... elaborata con "cachaça", lime e zucchero, potrà essere denominata "caipirinha" ...", e che è una bevanda tipica brasiliana. 
La “caipirinha” preparata con vodka viene chiamata “caipiroska”.

Ingredienti

  • 1 lime
  • 1 o 2 cucchiai di zucchero
  • ½ bicchiere di cachaça o vodka
  • ghiaccio in cubetti

Preparazione

Lavare e toglierela pelle al limone e tagliarlo a piccoli pezzi.  
Pestare il limone con lo zucchero in un bicchiere grande e aggiungere la “cachaça” e il ghiaccio.  
Coprire con un altro bicchiere, agitare e versare in un bicchiere largo e basso, con il limone e il ghiaccio. Servire subito.

A cena con Carlo - La storia della “Feijoada” e sue origini europea

Nella gastronomia è molto comune l’incertezza sull'origine di prodotti, piatti e tecniche. Piatti con storie incerte, confuse, mescolate e sbagliate a causa della diffusione di leggende e miti sono molto comuni. La ‘Feijoada’ è un grande esempio di ciò che intendiamo.

Conosciuto erroneamente come un piatto del Brasile, presente settimanalmente sulle tavole brasiliane, la “Feijoada” è senza dubbio uno dei piatti più famosi che si mangia in Brasile.In Brasile avendo una cucina molto regionale, abbiamo alcune variazioni dela “Feijoada” a secondo dela regione dove ci troviamo.
Quello che tutti sanno, ma non è giusto, è che la” Feijoada” è stato creato nei quartieri degli schiavi, con avanzi di carne lasciati dai nobili portoghesi. Queste partiti considerate meno nobili del maiale, come la coda, le orecchie,la lingua e i piede, sono e sempre saranno state parti nobile per gli europei, escludendo qualsiasi possibilità di essere date agli schiavi come alimentano. Diverse registrazioni storiche hanno dimostrato che gli schiavi si alimentavano solo di farina e acqua, e difficilmente avevano accesso alla carne.
Vi è in Europa fin dall'antichità, un piatto che varia da regione a regione, ma sempre basato sulla miscela di diversi tipi di carne e verdure, come la "Cassoulet" in Francia, il tradizionale “Cozido” in Portogallo, la "Casoeula" in Italia e "Puchero" in Spagna. I portoghesi sono responsabili per aver portato in Brasile, la tecnica e la combinazione di cuocere le carni misturate e nel corso del tempo, con l'evoluzione dei costumi, sono stati aggiunti i fagioli neri, creando così la “Feijoada”.

Il fagiolo nero è di origine sudamericana, e faceva parte della dieta degli Indiani nativi. Prima dell'arrivo dei portoghesi in Brasile, erano già conosciute in Europa diverse varietà di fagioli, ed era comune utilizzarle nella preparazione di questi piatti, come ad esempio l'uso di fagioli bianchi in "Cassoulet". Pertanto, la “Feijoada” non è di origine brasiliana, ma una evoluzione e adattazione di uma ricetta della cultura europea. I contorni come riso, farofa, cavolo, arancia, ciccioli, ecc, sono stati aggiunti al piatto molto più tardi.

In Brasile, il modo di fare “feijoada” varia tra gli stati. Alcuni usano fagioli borlotti invece di fagioli neri, altri preferiscono l'uso di carne fresca, invece di carni secche o sotto sale.Di sicuro c’è che é stato creato nel Brasile una cultura del mangiare “Feijoada”, ed è ormai quasi un consenso tra tutta la popolazione, visto che ad esempio in San Paolo, nei ristoranti tipici tutti i mercoledi e sabato é comune trovarla nei menú.